Sala Consilina, l’appello e il sogno di Antonio Colitti: “Salviamo gli ultimi Artigiani del Vallo

“L’artigiano è colui che lavora con le mani, con il cervello ma soprattutto con il cuore”. Così, quasi con le lacrime agli occhi, Antonio Colitti ci spiega cosa significa essere Artigiano a Sala Consilina e nel Vallo di Diano tra 3 generazioni.

Antonio Colitti Artigiano 2 Antonio Colitti Artigiano 4

Una lotta ormai diventata impari contro la grande distribuzione, contro lo svuotamento dei centri storici cittadini, contro la crisi e soprattutto in assenza di iniziative delle istituzioni per proteggere e tutelare questa ricchezza inestimabile, che oltre al mestiere di artigiano tramanda anche un modo di essere e di vivere che racchiude le radici della propria terra.

Antonio Colitti Artigiano

Non si può non essere colpiti da Antonio quando ci mostra con orgoglio la “pialla” utilizzata dal nonno anche negli USA negli anni della migrazione e poi riportata in Italia, dove è stata ereditata prima dal padre ed ora da lui. E che ancora porta le impronte e i solchi scavati dalle dita del nonno nelle lunghe giornate di duro lavoro. Ci ha colpito l’Appello pubblicato da Antonio sulla sua Pagina del Social Network Facebook, ed allora abbiamo voluto andare a trovarlo per diffondere ed amplificare le sue parole:

Appello FB

“Ennesimo appello da parte di un artigiano che opera nel Vallo di Diano e precisamente nel Comune di Sala Consilina .
Lo sviluppo e la rivalutazione delle botteghe dell’artigianato deve essere legato alle risorse del nostro territorio soprattutto con la rivalutazione dei centri storici. La qualità medio-alta dei prodotti delle botteghe artigiane consentirebbe di rianimare il centro delle città aggiungendo valore a un patrimonio di tradizione secolare storica e culturale. Ciò si presenterebbe come alternativa ai centri commerciali delle periferie, che attirano consumatori con prodotti a costi più contenuti. Valorizzando l’artigianato, si contribuisce alla tutela di botteghe che hanno poca visibilità, nonostante l’eccellenza del prodotto, e contemporaneamente si attua una politica di recupero e di valorizzazione dei centri storici.
I nostri ragazzi hanno perso la manualità.
Il mio sogno è quello di creare una scuola di artigianato artistico per i giovani del territorio.
Appello rivolto a tutti iniziando da i vari Sindaci del Vallo di Diano , al presidente del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni al presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, ai dirigenti delle scuole e a tutti coloro che possono contribuire a realizzare questo sogno”.

Antonio Colitti Artigiano 3

Antonio ha un sogno, quello di una Scuola di Artigianato Artistico del Vallo di Diano. Purtroppo lo aveva anche 20 anni fa, quando ha cominciato la sua attività: da allora solo parole, promesse, chiacchiere e rassicurazioni da parte delle istituzioni, che sono rimaste lettera morta. “Se prima eravamo100 –ci spiega-  ora siamo rimasti in 30, e a fine anno forse saremo in 20 o anche meno”. Insomma adesso il tempo è scaduto: “Care Istituzioni, se non fate qualche cosa sarà l’ennesima cronaca di una “morte” annunciata: quella delle botteghe artigiane di Sala Consilina e del Vallo di Diano”.

Una risposta

  1. ANTONIO ha detto:

    HAI RAGIONE LE BOTTEGHE DELL’ARTIGIANATO ABBANDONATE A SE, COME SE NON FACESSERO PIU’ PARTE DEL NOSTRO PASSATO E DEL NOSTRO FUTURO . I TEMPI SONO DURI E RESTARE A GALLA E ANCORA PIU’ DURO.
    MI AUGURO PER TE COME PER TUTTI GLI ARTIGIANI DEL VALLO CHE CI SII UNA RIPRESA, PERCHE’ ASPETTARE UN AIUTO DA PARTE DI UN’ISTITUZIONE E PIU’ LONTANO DEL MIRACOLO DELLA RIPRESA

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