MS Giacomo, Poste senza pace. Marina Romano: “Operazioni poco chiare e ostruzionismo”

“Ho proceduto a denunciare alle Autorità Competenti operazioni poco chiare sul libretto di risparmio delle Poste di Monte San Giacomo. Ho avuto altresì conferma di non essere la sola ad averlo notato”.

POSTE-MONTE SAN GIACOMO

Non c’è pace per le Poste di Monte San Giacomo: dopo la vicenda che ha visto, tra il 2005 ed il 2013, volatilizzarsi più di 1 milione e 123mila euro dalla disponibilità di circa 40 utenti dell’ufficio postale del piccolo comune dal Vallo di Diano, si sarebbero verificati nuove “operazioni poco chiare” sulle quali, a seguito di relativa denuncia, indagherebbero i Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina.

MARINA ROMANO RID

Lo afferma la signora Marina Romano che ha contattato la Redazione di Italia 2 Tv per “chiarire alcuni elementi importanti” relativi al litigio avvenuto presso l’ufficio postale di Monte San Giacomo alcuni giorni fa e balzato all’onore delle cronache su diverse testate giornalistiche. “Sono  la cliente cui si fa riferimento” spiega la signora Romano, secondo la quale “dopo la denuncia effettuata” circa un mese fa,  gli operatori delle Poste di Monte San Giacomo avrebbero  assunto un “atteggiamento  volto al puro ostruzionismo”  nei confronti della clientela.  “L’ultimo l’episodio mi ha visto coinvolta sabato scorso –continua la Romano- e devo interpretarlo come una  ritorsione, visto che sono stata l’autrice di quella denuncia”. La Romano ricostruisce dal suo punto di vista quanto accaduto: “Recatami alle Poste per una operazione avviata più di un mese fa e che avrebbe dovuto avere conclusione –spiega- ho trovato una dipendente ostile nei miei confronti,  al punto da rifiutarsi di effettuare l’operazione da me richiesta. È scaturita pertanto una accesa discussione –continua- che intendo portare avanti dinanzi all’Autorità Giudiziaria, visto che non ho ricevuto alcuna  giustificazioni del rifiuto”. Secondo la Romano “NON c’è stato alcun  litigio e tanto meno di natura violenta” e di quanto accaduto “sono testimoni  i Carabinieri di Sassano e la clientela che ha assistito all’episodio ed identificata dagli stessi Carabinieri. Quando mi sono allontanata dai locali insieme ai Carabinieri –assicura la signora Romano- la dipendente era in salute, e pertanto il  malore citato in diversi articoli di cronaca non è da collegarsi alla controversia verbale avuta con me.  Anche perché –evidenzia ancora la signora- l’ambulanza è arrivata sul posto PRIMA che la dipendente avesse il presunto malore”.  Dalle precisazioni della signora protagonista dell’episodio emerge anche che “l’intervento dei Carabinieri è avvenuto previa richiesta da parte dell’impiegata”.  Fin qui la ricostruzione di quanto accaduto sabato scorso da parte della signora Romano, secondo la quale l’episodio sarebbe da collegarsi alla denuncia da lei effettuata circa un mese fa per operazioni poco chiare effettuate sul libretto di risparmio. “L’eccesso di etichetta messo in atto  da parte degli operatori dopo la denuncia –conferma la signora Romano- eccede quanto previsto dall’etica professionale dell’Ente Poste.  Ne consegue che le persone anziane sono costrette a tornare a casa senza aver riscosso la pensione, perché non in grado di compilare il modulo di prelevamento o qualsiasi altro modulo di richiesta di operazioni postali”. Insomma secondo la signora non verrebbe più dato alcun supporto nella compilazione di modulistica, e dunque il servizio ne risentirebbe in termini di qualità. “Molti anziani –afferma ancora la signora Romano- manifestano disagio e paura quando si recano alle Poste. Non a caso  si è assistito a un massiccio trasferimento del risparmio postale in  Banca. Per questo motivo lancio un appello (altresì lanciato ai presenti sabato scorso nei locali delle poste) affinché tutto ciò non accada più”.  Infine una raccomandazione: “Invito anche gli anziani a far controllare spesso il proprio libretto di risparmio postale dai familiari più giovani”.

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