Sant’Arsenio, ordinanza per abbattere 39 alberi. Il Codacons “Il sindaco riconsideri la decisione”

A Sant’Arsenio, 18 settembre 2014, vennero già tagliati dei pini in un parco giochi per bambini con giustificazioni non propriamente convincenti; ossia, il taglio venne effettuato in assenza di una perizia tecnica, da parte un agrotecnico o di un dottore agronomo e forestale, che accertasse la pericolosità delle piante. Anche a Sala Consilina si è proceduto, in modo pressocché simile, la scorsa estate. Adesso, con una nuova ordinanza, il Sindaco di Sant’Aresenio annuncia l’abbattimento di ben 39 pini.

Noi vorremmo solo far presente che sono richieste complesse conoscenze interpretative agronomiche, botaniche e forestali per addivenire alla decisione di un abbattimento di una pianta a causa del rischio, a cui la presenza della stessa, espone il cittadino. Inoltre, se gli aberi fanno parte del paesaggio locale e caratterizzano un tratto di strada o un viale, bisognerebbe davvero essere ben certi della loro pericolosità, pena un inutile danno al paesaggio (tutelato dalla nostra Costituzione all’art. 9). Normalmente, le attivitde lucaà di consulenza per l’accertamento della pericolosità degli alberi vengono svolte da agrotecnici ed agrotecnici laureati e da dottori agronomi e forestali, iscritti nei rispettivi albi professionali.

Ecco perché chiediamo, in modo urgente, all’Amministrazione del Comune di Sant’Arsenio, una valutazione in tal senso dell’effettiva pericolosità dei 39 alberi “condannati” dalla delibera ultima all’abbattimento. Chiediamo questo anche perché ci è stato riferito – in maniera informale – che già le trascorse amministrazioni avevano fatto valutare la presunta pericolosità delle stesse piante, senza rilevare l’effettiva consistenza del rischio percepito. Pertanto, a meno di un aggravamento ultimo della situazione, crediamo che non sia opportuno abbattere gli esemplari, a meno che una nuova dettagliata perizia tecnica consigli questo estremo gesto. Facciamo quindi appello alla sensibilità ambientale dell’Amministrazione Comunale tutta (opposizione compresa, se localmente esiste), affinché si possa chiedere di riconsiderare la decisione presa dal Sindaco e si possano fare ulteriori rapidi accertamenti sul rischio effettivo a cui il cittadino è sottoposto per via di quegli alberi che adornano, da anni, la via di ingresso ad uno dei più ridenti paesi del Vallo.

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