San Rufo, Consorzio di Bacino SA/3: oggi è il giorno della resa dei conti

E’ il giorno della resa dei conti al Consorzio di Bacino SA/3. Dopo mesi di polemiche e di pretattica, questo pomeriggio alle ore 17 è in programma l’Assemblea del Consorzio convocata dal presidente Rocco Giuliano, e se non interverranno novità dell’ultima ora si arriverà uno scontro frontale.

resa dei conti

Da un lato ci sono 10 Sindaci (San Rufo, Atena Lucana, Sassano, Padula, Petina, Corleto Monforte, Monte San Giacomo, Casalbuono, Auletta e Caggiano) che chiedono la modifica dell’articolo 12 dello statuto dell’Ente Consortile. In particolare è sotto attacco l’ultimo periodo del comma 1, che recita così: “Gli Enti Consorziati in mora con i versamenti hanno diritto di intervento, ma non possono esercitare il diritto di voto”. Questa parte dello statuto è stata fortemente contestata nelle scorse settimane da alcuni sindaci, con in testa il primo cittadino di Padula Paolo Imparato e l’assessore di San Rufo Angelo Marmo. Tanto che una richiesta di modifica dello statuto è arrivata anche presso la Provincia di Salerno. Dall’altro lato della barricata c’è il Presidente Uscente del CDA del Consorzio Vittorio Esposito, che nelle scorse settimane ha ugualmente ricordato a tutti i sindaci la gravità dei debiti maturati da anni nei confronti del Consorzio, non corrispondendo le quote associative. Per Esposito prima di parlare di modifiche dell’articolo 12 i Comuni Soci del Consorzio Centro Sportivo devono assolvere il loro obbligo, o almeno approntare un piano di rientro per gli arretrati, che in totale assommano a circa 2 milioni di euro mai corrisposti solo per quanto riguarda le quote consortili relative allo sport. A queste posizioni contrapposte si aggiunge l’Ordine del Giorno dell’Assemblea del Consorzio convocata per oggi dal Presidente Rocco Giuliano, nella quale la modifica dell’articolo 12 è inserita come ultimo punto (il 13°), dopo l’approvazione del Bilancio e dopo la nomina del Presidente del CDA, dei componenti del CDA e del Presidente dell’Assemblea Consortile. Uno dei possibili scenari è quello che vedrà i sindaci all’inizio dell’Assemblea chiedere l’inversione dell’Ordine del Giorno, e di affrontare prima il tema dell’Articolo 12. Alla probabile “bocciatura” di questa istanza, i sindaci stessi potrebbero abbandonare l’Assemblea e tentare altre strade “politiche”, chiedendo ad esempio al presidente della Provincia Canfora la sostituzione di Esposito. Uno scontro “fratricida” insomma, tutto interno al PD: va infatti ricordato che Vittorio Esposito è un esponente storico del Partito Democratico, e che è stato eletto alla carica che oggi ricopre proprio dai sindaci che oggi vorrebbero rimuoverlo. E non a caso il segretario provinciale Landolfi se ne è lavato le mani, scaricando la patata bollente ai sindaci stessi. D’altra parte il coordinatore valdianese del Partito Democratico Domenico Cartolano, invece, messo sotto pressione dai sindaci, appoggia la modifica dell’Articolo 12.  E’ evidente anche che la posta in gioco non è soltanto una poltrona, ma sono soprattutto i debiti accumulati dai comuni, che nonostante le parole rassicuranti la maggior parte dei sindaci non ha alcuna intenzione di pagare. Alle 16, un’ora prima dell’Assemblea, un’ultima riunione a porte chiuse per cercare di trovare una mediazione e non andare allo scontro frontale.

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