La Comunità Montana scrive al Ministero: “No a Shell e al progetto Monte Cavallo. E’ un rischio per il nostro territorio”

Un no lungo oltre venti anni. La Comunità Montana del Vallo di Diano e il Vallo di Diano intero dicono ancora una volta di no alle trivellazioni. Questa volta lo fanno con una serie di osservazioni inviate ai ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico dopo le richieste di Shell. Tutto nasce dal fatto che lo scorso  gennaio la Shell ha informato i Comuni di Sala Consilina, Teggiano, Padula, Sassano, Sant Arsenio, Polla e Montesano di aver trasmesso al Ministero Ambiente istanza per avvio della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale relativamente al permesso di ricerca di idrocarburi “Monte Cavallo” (tra Campania e Basilicata). La Comunità Montana del Vallo di Diano guidata da Raffaele Accetta e con l’attenzione del neo assessore Elena Gallo ha organizzato, nei giorni scorsi, un incontro nel quale è emersa la volontà di condividere con la Regione Basilicata una strategia comune e così sono pervenute agli Enti interessati delle osservazioni contro il progetto redatte da un comitato di Policoro da sempre interessato alla lotta contro le trivellazioni. Osservazioni fatte proprie dall’Ente Montano che evidenziano l’importanza del patrimonio archeologico e ambientale del Vallo di Diano. Secondo le osservazioni di Comunità Montana e Comuni interessati esiste anche un’anomalia nella procedura  seguita dalla Shell . Inoltre con le osservazioni si sottolinea – è quanto scritto nel documento – il pericolo di danno all’ambiente e alla salute dei cittadini qualora tale permesso venisse concesso alla Shell.  Attraverso lo studio di Ortolani  – redatto nell’aprile 2012 come consulente scientifico per conto del Comune di Sala Consilina – le osservazioni della Comunità Montana si soffermano anche sul rischio sismico e su quello del dissesto idrogeologico, smottamenti e allagamenti oltre che sulle possibilità di focolai di diffusione di sostanze inquinanti in caso di trivellazioni. Le osservazioni sono state fatte proprie dai Comuni interessati tramite le delibera di giunta e sono state inviate al Ministero. “Questo – fanno sapere dalla Comunità montana – far comprendere ancora una volta la pericolosità dell’azione proposta dalla Shell. Ancora una volta il Vallo di Diano deve dimostrare di fare fronte comune contro la questione delle trivellazioni, perché l’ambiente e la salute rappresentano un bene primario da tutelare sempre e comunque”.

 

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