Polla, fantasmi “dispettosi” al Museo Civico Insteia? Custode esasperata chiede il trasferimento

Rumori fastidiosi, oggetti che si spostano: non sarebbero bastate ben due benedizioni effettuate nell’arco degli ultimi mesi a porre fine agli inquietanti fenomeni più volte segnalati dall’ex custode della Chiesetta sconsacrata di Santa Maria la Scala, di proprietà del Comune di Polla, oggi sede del Museo Civico “Insteia”, l’interessante ed originale rassegna permanente delle antiche vestiture pollesi.

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Al suo interno Santa Maria la Scala ospiterebbe anche alcune dispettose e non meglio identificate “presenze”, causa del ripetersi di fenomeni innocui ma fastidiosi  che giorno per giorno hanno esasperato l’ex custode del Museo, tanto da costringerla a chiedere ed ottenere il trasferimento al sindaco di Polla Rocco Giuliano.

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La chiesa,  originaria del ‘500, sorge in via Villapiana, nel cuore del centro storico pollese, ed era stata dichiarata inagibile in séguito alla scossa sismica del 23 novembre del 1980. Dopo la chiusura al culto la chiesa è stata svuotata di tutti gli arredi sacri, dalle statue alle acquasantiere, trasferiti nel Convento dei Frati Minori, ed esposti in una sala museo attigua alla Chiesa di Sant’Antonio di Padova.

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Poi la ristrutturazione e l’installazione al suo interno del Museo Civico “Insteia Polla” e della mostra permanente dedicata alle antiche vestiture pollesi, che illustra la storia di Polla attraverso uno dei tratti più tipici e conosciuti del paese, l’abbigliamento popolare. La splendida collezione mostra l’evoluzione dell’abito femminile pollese dal XIX al XX secolo: una mostra unica nel suo genere, tanto che nel 2009 al Museo Civico “Insteia” è stato riconosciuto dalla Regione Campania lo status di Ente locale d’Interesse regionale.

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La custodia dell’esposizione, aperta in particolare di mattina nel periodo invernale, è stata ormai da due settimane affidata ai ragazzi del servizio civile, dopo che la precedente custode ha chiesto al sindaco Giuliano di essere trasferita ad altro incarico. Per lei erano diventati insopportabili gli snervanti ed inspiegabili fenomeni che si sarebbero verificati nelle lunghe ore di lavoro, tra un visitatore e l’altro.

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Rumori, tonfi e boati improvvisi, manichini che si spostano da soli: questo ed altro avrebbe riferito la donna al primo cittadino pollese, che è corso ai ripari chiedendo per ben due volte l’intervento di altrettanti sacerdoti per “benedire” Santa Maria la Scala. Benedizioni effettuate nel corso degli ultimi mesi che però sembrerebbero non avere sortito effetti, visto che i fenomeni sarebbero continuati. Finché la custode ha capito che lei, in quel posto, non ci poteva più restare, ed ha chiesto ed ottenuto dal primo cittadino di essere trasferita.

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Certo, potrebbe trattarsi di suggestioni. Ma gli elementi per attirare attenzione e curiosità a Santa Maria la Scala ci sono tutti: dallo status di chiesa oggi sconsacrata che sorge su un antico cimitero, ai manichini senza volto che oggi occupano le vetrine al suo interno. Oltre alla splendida collezione di abiti femminili pollesi, ed in attesa di una terza e più potente benedizione, o dell’intervento di Ghostbuster nostrani, verificare con i propri occhi cosa accade a Santa Maria la Scala potrebbe essere un motivo in più per rendere imperdibile una visita al Museo Civico “Insteia”: unendo voglia di cultura e di “avventura”.

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