Basket, Promozione/Gir. A: Trinità la notte del riscatto, sconfitta l’Olimpia Capri 97-83

 

C’è un’immagine che descrive meglio di ogni altra la stagione della Pallacanestro Trinità: il caloroso applauso del pubblico alla fine della partita vinta contro l’Olimpia Capri (97-83). Una manifestazione di gratitudine e di vicinanza alla squadra che va ben oltre i risultati negativi e le avversità incontrate negli ultimi due mesi, a cui i bianco-azzurri hanno finalmente posto argine grazie ai due punti incamerati nell’anticipo della ventiquattresima giornata. Numeri e statistiche alla mano, era lecito aspettarsi una partita dominata dagli attacchi. Premesse sostanzialmente rispettate: prosa nel complesso frenetica e mai banale, punteggio e valori in campo equilibrati per più di 30′. Era quindi lecito attendersi un altro epilogo allo sprint. Invece, sul terreno notoriamente più infido per il quintetto salese, l’Olimpia Capri – già alle prese con rotazioni ristrettissime – ha esaurito le riserve di brillantezza e lucidità, pagando pegno sia a rimbalzo, sia sul fronte delle palle perse. A differenza di altre volte, Trinità ha mantenuto la barra dritta, allungando le mani su una vittoria che mancava dal 31 gennaio (55-101 sul campo del Jolly Group Salerno) ed infliggendo nel contempo la quarta sconfitta nelle ultime cinque gare alla formazione insulare.

Nella sfida tra i migliori marcatori del campionato, il primo a mettersi in moto è il bianco-nero Alessandro Mancanello (0-4 dopo 1’05”). I salernitani reagiscono senza  indugi: le triple di Sandro De Vita e Danilo Bassano valgono il primo vantaggio interno (8-6 al 3′). Gli isolani hanno poche idee da spendere contro la zona 2-3 salese, sulla quale Trinità fa leva per piazzare il primo allungo della serata: Sica, Gianluca Campaiola e De Vita sospingono Trinità sul +8 (19-11 al giro di boa del primo quarto). Poteva a questo punto restare in disparte il capocannoniere del campionato, all’anagrafe Costanzo Ruocco? Certo che no. Dall’alto degli oltre 10mila punti segnati in carriera, l’ala piccola classe 1983 dà impulso alla rimonta caprese, suggellata dall’ottima prova del giovane De Gregorio (20 punti alla sirena): -1 Olimpia dopo i primi 10′ (27-26).  La squadra del golfo di Napoli suona senza stonature le prime note del secondo atto: Mancanello (24 punti) e De Gregorio sospingono i bianco-neri sul +4 (29-33). Ai solisti partenopei Trinità risponde con il collettivo: rapido parziale di 10-0, valdianesi avanti di sei punti (39-33 dopo 12’20”). L’affare si complica quando l’Olimpia Capri decide di alzare i decibel in difesa: meno spazio per gli attacchi in contropiede, pressione sul playmaker, circolazione di palla inevitabilmente più macchinosa. I risultati si vedono quasi subito: Ruocco (31) e Mancanello riavvicinano l’armo caprese all’imbarcazione di casa (44-43). La trama procede a strappi: altra accelerazione della Casalmotor grazie alle segnature di Sica ed alla precisione in lunetta di De Vita (52-46 ad 1’17” dall’intervallo). Altro calo di tensione, altra fiammata caprese: break di 8-2 completato da un contropiede di De Gregorio, che allo scadere ristabilisce la parità a quota 54. Con poche carte nel mazzo, l’Olimpia sceglie di giocare subito il jolly: trattasi della guardia classe 1997 Francesco Di Donna, che concentra il meglio del proprio repertorio (isolamenti e tiro pesante) all’alba del terzo periodo. Avanti di cinque lunghezze (57-62 al 24′), i partenopei ricorrono ad una zona 2-1-2 estremamente aggressiva per riempire l’area e tenere i lunghi salesi a debita distanza dal tabellone. La Pallacanestro Trinità – seppur priva di un ottimo tiratore come Bassano, appiedato da problemi di falli – riesce però a riprendere quota: le triple di Sica e Durante ed un gioco da tre punti firmato Gianluca Campaiola alimentano una nuova fuga (71-63 a poco più di 90″ dall’ultimo intervallo). Limitato il passivo nell’ordine dei sette punti (73-66 al 30′), gli isolani impiegano meno di un minuto per riaprire i giochi (73-72), facendo tesoro delle palle perse dai salernitani. A rimonta pressoché completata, l’Olimpia difetta però di cinismo e concretezza: Ruocco – ben contrastato da Gianluca Campaiola – sbaglia per due volte di seguito il canestro del sorpasso. Il vento gira una volta per tutte in favore di Trinità, che si affida ai suoi marcatori di razza per chiudere i conti: Sandro De Vita (29) ed il più giovane dei fratelli Campaiola (al massimo stagionale con 27 punti)  assestano una spallata secca alla partita (86-77 al 35′). Gli ultimi fuochi li accendono Sica (17) ed il rientrante Bassano (15). Sipario.

Dopo la pausa pasquale, il campionato della Pallacanestro Trinità ricomincerà da Salerno (domenica 3 aprile alle 20.30), sponda Hippo Basket. L’ultimo treno per rincorrere una (difficile, ad onor del vero) qualificazione ai play-off.

 

Testo di Carmine Marino

 

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