Treni-navetta tra Salerno e Cilento. Il Comitato pro Sicignano-Lagonegro li propone anche per il Vallo

Il Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro riflette in seguito alle dichiarazioni del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il quale ha notato l’assenza di marciapiedi idonei sia nella stazione di Salerno sia in quelle di Sapri, Agropoli, Vallo della Lucania e in generale della linea cilentana. Questa mancanza infrastrutturale sull’altezza delle banchine consentirà al nuovo Frecciarossa 1000 di approdare nella città salernitana soltanto ai binari 6-7 con un’unica andata e ritorno, dove già arriva NTV, ma la proposta avanzata dal governatore è molto interessante: De Luca ha infatti paventato l’ipotesi di istituire dei treni regionali che facciano da navetta tra il Cilento e Salerno per collegare con l’Alta Velocità anche le zone della provincia, in attesa dell’adeguamento infrastrutturale del rialzamento dei marciapiedi nella stazione di Salerno, servita sia dai Frecciarossa Trenitalia che da NTV (Italo). La proposta di De Luca è semplicemente analoga in tutto e per tutto a quella che il Comitato ribadisce ormai da cinque anni: collegare le zone dell’entroterra e costiere della provincia con il capoluogo per consentire l’afflusso di turisti e cittadini verso e da Salerno. E’ francamente poco credibile pensare che un turista proveniente ad esempio da Roma approdato a Salerno con il Frecciarossa in tempi rapidissimi (meno di due ore) poi vada a cercare un autobus o salga su un treno regionale per Battipaglia per prendere l’autobus sostitutivo Trenitalia e raggiungere Padula per visitare la Certosa. Come si sta pensando di istituire delle navette dal Cilento a Salerno per collegare la periferia con l’AV, così bisognerebbe fare anche per il Vallo di Diano: la Sicignano – Lagonegro, sospesa dal servizio dal 1987, potrebbe vivere e contribuire attivamente allo sviluppo turistico ed economico del territorio grazie a dei treni regionali che facciano da tramite tra capoluogo e centri valdianesi. Se la proposta del Comitato, seppur traslata in altra zona, è stata fatta propria da Vincenzo De Luca, viene da pensare che sia effettivamente un mezzo intelligente per collegare Salerno ai centri vicini e consentire sia ai cittadini del Vallo di fruire di un trasporto pubblico efficiente ed ecologico su ferro per raggiungere l’Alta Velocità, sia ai turisti di fare una passeggiata alla Certosa di Padula, al Battistero di S.Giovanni in Fonte, al centro storico di Teggiano, alla Valle del Tanagro assaporando la sopraffina gastronomia locale ed entrando in contatto con le bellezze paesaggistiche del Parco fino a sconfinare in Basilicata con Lagonegro. Utopia? Per alcuni forse sì, ma il progetto delle navette va a suffragare la tesi concreta della necessità di un ripristino che forse spaventa ma non va abbandonato poichè rappresenta l’unica grande opera in grado di far uscire dall’isolamento il Vallo. Il peggior treno regionale del mondo è più comodo del miglior bus moderno.

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