Strutture sanitarie del Vallo di Diano, documento congiunto di sindacati e comitato C.U.R.O.

Documento congiunto delle organizzazioni sindacali di categoria ed il comitato C.U.R.O. per presentare in modo congiunto le proposte di riorganizzazione delle strutture sanitarie del Vallo di Diano ai referenti istituzionali del Territorio e della Regione Campania. Nel documento viene ripercorsa la storia del territorio e del modificarsi delle esigenze sanitarie sotto vari aspetti, sia sociale che prettamente tecnici.  Tra i fenomeno denunciati nel documento: la migrazione sanitaria, il blocco del turn over che ha riguardato gli ospedali di Polla e Sant’Arsenio, i tagli dei fondi da destinare alle strutture sanitarie valdianesi oltre ad una grave carenza di personale nelle 15 Unità Operative del “Curto” di Polla. I reparti del nosocomio pollese si legge nel documento “evidenziano una carenza di Dirigenti Medici di circa il 50%, a fronte di una dotazione organica di 115 unità, prestano attualmente servizio solo 65 medici. La carenza di personale medico risulta molto critica nelle U.O. afferenti all’emergenza. Una carenza diventata insostenibile con l’entrata in vigore, della legge 161/2104 costringendo il Direttore Sanitario in alcune U.O. a ridurre le sedute operatorie con aumento delle liste di attesa”. Tante le criticità evidenziate nel documento nel quale sindaci e comitato C.U.R.O. chiedono “al Commissario ad Acta della Sanità Campana Dott. Polimeni e al Presidente della Regione Campania On. Vincenzo De Luca, mediante lo sblocco parziale del turn over ovvero con assunzioni straordinarie previste dalla Legge di Stabilità, l’assegnazione urgente e indifferibile di almeno 15 Dirigenti Medici e la conferma dell’attuale assetto delle unità operative afferenti all’emergenza-urgenza presenti nel Presidio di Polla al fine di dare certezza e continuità ai bisogni di salute della popolazione del Vallo di Diano”. Nel documento anche il disappunto per la soppressione del punto nascita di Polla firmato dall’ex Presidente della Regione Campania per il quale si fa appello alla deroga prevista dal Ministro della Salute  e del ridimensionamento del Centro Trasfusionale a semplice Unità Raccolta Sangue. Tra gli ultimi punti analizzati dal lungo documento la proposta di riconversione dell’ex Ospedale di Sant’Arsenio “L’ASL/SA potrebbe ristrutturare il Presidio Ospedaliero di Sant’Arsenio, si legge, riconvertendolo ad Unità Ospedaliera di Riabilitazione per quei servizi carenti nella provincia di Salerno, in grado di ospitare pazienti in corso di processo riabilitativo vero e proprio, che non necessitano più di trattamenti intensivi, ma di prestazioni diagnostiche, terapeutiche e riabilitative di moderata intensità”.

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