Vallo e ‘ndrangheta, Sindaci preoccupati: Accetta scrive al Procuratore Antimafia Roberti

Conoscere i dati relativi all’aumento dell’influenza della ‘ndrangheta nel Vallo di Diano. E’ questa la richiesta più importante contenuta nella missiva inviata ieri dal Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Raffaele Accetta a nome di tutti i sindaci valdianesi al Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti.

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L’iniziativa dell’Ente montano valdianese dà seguito alla relativa richiesta formulata dall’Avv. Angelo Paladino, presidente dell’Unione Giuristi Cattolici italiani Sez. di Sala Consilina, nel corso della  Conferenza dei Sindaci svoltasi il 15 Marzo a Padula.

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Egregio Procuratore –comincia la missiva- Le scrivo la presente per rappresentarLe la profonda preoccupazione di tutti Noi Sindaci del Vallo di Diano, che mi onoro di rappresentare quale Presidente della locale Comunità Montana, per quanto emerso dalla Sua Relazione annuale 2015 presentata il 2 marzo u.s. alla Commissione Antimafia. All’interno della stessa relazione -continua il documento firmato dal Presidente Accetta- e precisamente alla pag. 112, si fa riferimento, con riguardo all’area potentina, agli importanti mutamenti verificatisi sugli assetti e dinamiche della criminalità organizzata, in seguito al mutamento della geografia giudiziaria che ha interessato il nostro territorio, con la soppressione del Tribunale di Sala Consilina nel Vallo di Diano e l’accorpamento dello stesso a quello di Lagonegro. Si sarebbero dunque accentuate purtroppo, come si legge, l’influenza e le interessenze della contigua `ndrangheta calabrese proprio nei territori di Sala Consilina e del lagonegrese, come acclarato dagli atti di due diversi procedimenti trattati lo scorso anno dalla DDA (proc. Pen. n. 585/2014 DDA e 5268/2014 DDA ). Capisce bene –continua la missiva- quanta preoccupazione ha destato e desta la consapevolezza che, quelli che da sempre sono stati i nostri timori, proprio con riferimento all’ormai avvenuta soppressione del Tribunale di Sala Consilina, sono ormai una triste certezza. L’aumento della criminalità organizzata è diretta conseguenza di scelte scellerate che hanno portato alla soppressione del più importante presidio di Giustizia su cui il nostro territorio poteva contare. Con la presente, in nome e per conto di Tutti i Colleghi Sindaci del Vallo di Diano, Le chiedo di farci conoscere quali sono i dati da cui sono emerse le Sue conclusioni con riferimento all’aumento della criminalità nel nostro Territorio per capire se e come poter incidere, nel nostro ruolo istituzionale, su aspetti di così grande importanza per le nostre Comunità e per comprendere l’effettiva influenza che ha avuto e avrà la soppressione del Tribunale di Sala Consilina a quello di Lagonegro sull’eventuale aumento della criminalità organizzata. Nel ringraziarLa per l’attenzione che Vorrà mostrare –conclude il presidente della Conunità Montana Vallo di Diano- Le porgo i miei più cordiali saluti augurandoLe un buon lavoro”.

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2 risposte

  1. Roberto De Luca ha detto:

    🙂

  2. rocco panetta ha detto:

    Le indagini sulle mafie vengono condotte dalle Direzioni Distrettuali Antimafia(DDA), una per ogni territorio di Corte D’Appello, oggi Potenza, ieri Salerno, e NON dalle Procure dellaRepubbliche dei Tribunali, ieri Sala Consilina,oggi Lagonegro.Il Progetto di REGIONALIZZAZIONI delle Corti D’Appello fa correre seri rischi alla Corte d’appello di Salerno,che verrebbe accorpata a Napoli, insieme alla DDA Di Salerno. Certamente NON sarà soppressa la Corte d’appello el a DDA di Potenza,visto che alla conferenza stampa, a Potenza, sullo scandalo petroli ha partecipato il Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Robert, ,perchè sul traffico rifiuti sono competenti le DDA e la DNA(Direzione Nazionale Antimafia).Vale il vecchio detto: conoscere per governare.

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