Referendum, il Comitato “Vallo Difendere” chiede le dimissioni dei Sindaci del Vallo

Sul mancato raggiungimento del quorum nei comuni del Vallo di Diano per il Referendum delle Trivelle, riceviamo e pubblichiamo il comunicato del Comitato “Vallo a Difendere”

“Il Comitato “Vallo a difendere” ha dovuto prendere atto della mancata partecipazione al voto da parte della maggioranza dei cittadini del Vallo di Diano, anche a causa dell’inerzia di tutte le amministrazioni locali nel diffondere con forza e convinzione la necessità di salvaguardare, attraverso un’affluenza massiccia alle urne, le prerogative ambientali del nostro territorio. Pertanto, nonostante si sia registrata l’approvazione di una sterile delibera, che esprimeva un intento pressoché teorico di difesa della vallata, dopo la mancata abrogazione – a causa del non raggiungimento del quorum del 50% + 1 degli aventi diritto al voto in Italia – di un’importante norma che tutela gli interessi delle compagnie petrolifere, il Comitato chiede a tutti gli amministratori del Vallo di Diano immediate dimissioni dalle loro cariche. Questo per affrontare, con una rinnovata classe dirigente, un’imminente stagione di strenua lotta contro le compagnie petrolifere. Queste ultime, infatti, vengono rafforzate da questo primo risultato, ottenuto anche grazie all’invito al non voto da parte di un premier (già Sindaco di Firenze e mai eletto in Parlamento) da molti osannato – localmente – e preso ad esempio come “rottamatore”. Inoltre, le stesse compagnie petrolifere potrebbero, da domani, arguire che la maggioranza dei cittadini del Vallo di Diano non sono contrari alle prospezioni (in mare, in terra e in ogni luogo). Il voler rimanere abbarbicati alle poltrone di amministratori – dopo questa triste pagina della democrazia italiana e dopo questo triste risultato locale – pone a serio rischio il futuro di questo territorio. Avete già tolto tanto, cari amministratori, al Vallo di Diano (vedi sanità, acqua pubblica, trasporti pubblici, giustizia, servizi, sicurezza stradale, etc…). Adesso, per favore, togliete definitivamente il disturbo per fare spazio a una classe politica non succuba del potere centrale e sganciata dalle perverse logiche di appartenenza ai partiti di (s)governo che hanno tanto danneggiato il Vallo di Diano in questi ultimissimi anni”.

Il Comitato “Vallo a difendere”

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