Montesano sulla Marcellana: comunità in festa per l’arrivo dell’effige di Maria Pellegrina Regina della Pace

La comunità di Montesano si appresta a condividere una settimana intensa con l’arrivo dell’ effige di Maria Pellegrina Regina della Pace e della Misericordia, proveniente da Medjugorje. L’esperienza della Peregrinatio Mariae è un evento ormai atteso da tempo che si riflette nel nutrito programma accuratamente preparato dal parroco Don Maurizio Esposito e dal vice parroco Don Pasquale Gaito unitamente alle comunità parrocchiali della frazione Scalo  e del capoluogo.

programma settimana Mariana

Un percorso di condivisione nell’anno del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco in cui si evoca il viaggio che ciascuno è chiamato a compiere per riscoprire la propria fede, come sottolineano gli organizzatori. Il programma prevede l’arrivo dell’effige in Piazza Ferrovia a Montesano Scalo, lunedì 9 Maggio alle 17,30. Dopo una breve processione, verrà celebrata la Santa Messa nella Chiesa “Sacro Cuore Eucaristico” animata dal coro interparrocchiale di Montesano. A seguire, alle ore 20,conferenza “La Misericordia di Dio nella Bibbia” con  Don Marco Zuppardi della Diocesi di Caserta. Martedì 10 Maggio, la messa sarà presieduta dal Vescovo della Diocesi di Teggiano- Policastro S.E. Mons. Antonio De Luca e cui seguirà la conferenza “La teoria del Gender” insieme alla giornalista Marina Carrese. Da venerdì 13 a domenica 16 Maggio, l’effige sarà poi ospitata nella Chiesa Madre di Sant’Anna, nel capoluogo. Sabato 15 Maggio, il Vescovo De Luca sarà nuovamente presente per la veglia di preghiera organizzata dai giovani della parrocchia.

Tanti e anche molto intensi e significativi saranno i momenti proposti in questa visita pastorale: l’accoglienza in piazza, la Peregrinatio lungo le strade, scandita dalla recita del Rosario e da momenti di preghiera, la celebrazione eucaristica, lo spazio per la preghiera personale, la veglia mariana, gli incontri con le autorità, enti, associazioni e operatori, con i giovani, gli ammalati e le scuole. Tutti questi momenti non saranno la cornice, ma il quadro entro cui si tesseranno i messaggi di giubilo e di accoglienza, di dialogo e di confronto di una comunità in cammino.

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