Polla, il “Comitato No al Petrolio nel Vallo di Diano” a Giuliano: “Stop allo stoccaggio di idrocarburi”

Il “Comitato No al Petrolio nel Vallo di Diano”  ritorna sulla questione relativa al Permesso a Costruire che il Comune di Polla ha rilasciato alla Ditta Criscuolo Petroli di Polla per  la costruzione di Silos da ubicare nella zona industriale finalizzati al Deposito di Idrocarburi. Già nel Febbraio 2015, tramite Conferenza Stampa tenutasi a Polla, il Comitato aveva informato il Vallo di Diano attraverso i media di una grande preoccupazione relativa al permesso e rappresentava all’opinione pubblica una serie di quesiti e di dubbi, definendo “poco trasparenti” le vicissitudini del permesso a costruire concesso dal comune di Polla alla Ditta. “Purtroppo nonostante le sollecitazioni nulla è cambiato e i SILOS sono stati costruiti”, così si legge in un comunicato diramato dal “Comitato No al Petrolio nel Vallo di Diano”. “Pochi giorni fa, continua il comunicato, grazie alle indagini della magistratura in Basilicata è venuto fuori uno scenario inquietante che ha portato addirittura alle dimissioni del Ministro dello Sviluppo Economico.  Come riportato dalle 800 pagine dell’indagine il gruppo Criscuolo è al centro dello scandalo sullo smaltimento illecito di reflui petroliferi. La nostra preoccupazione, spiegano, non solo è cresciuta ma possiamo dire che ad oggi il nesso tra Criscuolo Petroli e smaltimento illecito di rifiuti è oggetto di indagine”. Poi il Comitato incalza e fa una richiesta al sindaco di Polla Rocco Giuliano, che nei giorni scorsi aveva ribadito di voler contrastare le politiche colonizzatori e di multinazionali del petrolio. “Prendiamo atto che il Comune di Polla intende opporsi ad ogni attività connessa al Petrolio. Pertanto il Comitato no al Petrolio nel Vallo di Diano chiede al Comune di Polla di: non consentire le attività connesse allo stoccaggio di idrocarburi nell’area industriale di Polla fino a quando la magistratura non avrà chiarito la posizione della Ditta Criscuolo, di avviare un iter tecnico/legale per revocare il permesso già dato anche ai fini della tutela della salute pubblica invocando il “ Principio di precauzione” e di avviare, infine, tutte le iniziative atte a preservare le falde acquifere  sia del Comune di Polla che del Vallo di Diano”.

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