Il regista di Buccino, Daniele Chiariello, torna alla scoperta della Basilicata. Ricominciano le riprese di “In beata sventura”

ajaxmailRicominciano sabato 11 Giugno a Sant’Angelo Le Fratte le riprese “lucane” di “In beata sventura”, il  secondo film di Daniele Chiariello. Il regista di Buccino, reduce dal successo di “Zio Angelo e i tempi moderni”, col quale nel 2014 ha fatto conoscere al grande pubblico una Basilicata inesplorata e affascinante, torna in parte sul luogo del delitto. C’è infatti molta Basilicata in questo nuovo film. Ma lo scenario lucano dialogherà con un pezzo di Nord Italia, in particolare con la provincia di Brescia, dove è ambientata una parte del film e dove la troupe ha già girato nel mese di Maggio. “In beata sventura” è prodotto da Jimbo, la sceneggiatura è dello stesso Chiariello e di Roberto Lombardi. Protagonisti del film Elio Angelini, conosciuto alle platee televisive come animatore del duo comico “I fratelli Lo Tumolo” e Paolo Granci, autore e attore di teatro, già attivo nella compagnia “Il vespaio”. ajaxmail (2)Nel film i due interpretano Totonno e Dacian un’improbabile coppia di amici che si trova a subire i capricci e i manrovesci della sorte. Gianluca Guidi, attore, regista, cantante, è il sindaco, amorale e levantino, del paese inventato da Chiariello, Sant’Angelo di Lucania. Partecipazione straordinaria di Peppe Servillo, nei panni, o, meglio, nella divisa del maresciallo di Sant’Angelo.  Nel cast anche Carmela Caggiano, Lucia Gaudiomonte, Marta Ghironi, Cristian Stellutti, Giovanni Turco, Felice Avella e Carmine Caputo. Sullo sfondo di una Basilicata dalla bellezza austera, per certi versi imperturbabile, distante, se non estranea alla commedia umana e alle sue scaltrezze, si innesta un racconto disincantato e spassoso. Chiariello ancora una volta mette insieme leggerezza e critica dei costumi, dissacrazione e analisi di certi tipi antropologici, non rifuggendo da una venatura moralista e da uno sguardo che fa della natura e del paesaggio l’orizzonte da cui l’azione degli uomini non pare altro che una variabile un po’ sfuggita di mano.

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