Meningite nel Vallo di Diano: “No agli allarmismi”. Parla la dottoressa del “Cotugno” di Napoli

Dopo il caso dei due fratellini di Sala Consilina, colpiti dalla meningite qualche settimana fa, nel Vallo di Diano è scattata la corsa ai vaccini. I genitori, giustamente preoccupati per la salute dei loro figli, hanno invaso gli studi dei pediatri e gli Ospedali per chiedere spiegazioni e eventualmente vaccinare i bambini privi di vaccino.

positivoSulla vicenda è intervenuto, dunque, il “Gruppo Positivo” che ha inviato al sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone, una nota per esortarlo a tranquillizzare i cittadini, sia perché responsabile sanitario e della sicurezza della comunità, sia nella sua funzione di Presidente dei Sindaci del Distretto Sanitario 72 Sala Consilina-Polla. “L’amministrazione di Sala, affermano i portavoce di Positivo, non ha provveduto a chiarire la situazione, per tranquillizzare i cittadini, fra cui i tanti genitori giustamente timorosi, perché non consapevoli della vicenda”. Il gruppo Positivo, grazie all’aiuto dei genitori dei bambini colpiti, ha quindi contattato per una videointervista, la Dott.ssa Carolina Rescigno, Direttrice del reparto di Malattie Infettive ad Indirizzo Neurologico dell’ospedale Cotugno di Napoli, dove sono stati curati i piccoli, in modo da fornire ai genitori interessati tutte le informazioni sulla cura e la prevenzione della malattia.

meningite“La meningite si trasmette per via aerea, spiega la dottoressa, soltanto nei primi 7 giorni precedenti alla comparsa dei sintomi e può essere contagiosa fino alle 48 ore dopo l’inizio della terapia di cura”. Fondamentale, in questi casi, è la tempestività, poiché se si interviene subito con la terapia si riesce a bloccare il moltiplicarsi dei batteri, evitando quindi i rischi legati alla malattia. Diversa invece è la situazione nel caso in cui non si intervenga prontamente. ”Se non si interviene nell’immediato, spiega la dottoressa, i rischi sono vari: ritardo della crescita, sordità, problemi visivi e paresi”. La dottoressa Rescigno afferma poi che: “con la terapia antibiotica, se fatta in maniera immediata, si procede a debellare ogni forma di infezione e a far guarire le persone colpite dalla meningite, che da quel momento non è più infettiva”.

Così sono stati curati anche i due fratellini di Sala Consilina, spiega la dottoressa che rassicura anche sulle loro condizioni di salute. “I bambini ora stanno bene, altrimenti non li avremmo dimessi e adesso non starebbero a casa. Ora potranno tornare alla normalità e frequentare chiunque, perché sono guariti”. Il consiglio della dottoressa ai genitori, per prevenire l’insorgere della meningite, è dunque solo uno: “Vaccinazione, vaccinazione, vaccinazione!”

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