La BCC di Buonabitacolo a Milano al 15° Congresso Nazionale del Credito Cooperativo

bcc buonabitacoloUn confronto ampio finalizzato a comprendere tutti gli aspetti preoccupanti della riforma del credito cooperativo; molta attenzione anche all’attuale contesto economico sia europeo che mondiale. Il credito cooperativo ha dimostrato grande vitalità pur in un contesto economico ancora poco favorevole. Nascerà,con la riforma del credito cooperativo, il terzo gruppo bancario nazionale che darà grande stabilità al sistema economico sia locale che nazionale. Questo è il messaggio chiaro che arriva da Milano ai risparmiatori e soci delle BCC. Tutte le BCC e i propri clienti saranno messi in sicurezza con un patrimonio di gruppo superiore ai 20 miliardi di euro. A breve usciranno i decreti attuativi di Bankitalia e MEF che tracceranno le linee guida per la sottoscrizione dei patti di coesione tra le singole BCC e la (o le ) capogruppo che si stanno costituendo. Questo rimane ancora un nodo da sciogliere anche perché è forte la pressione da parte delle cosiddette BCC “dissidenti”, tra queste anche la BCC di Buonabitacolo, nel chiedere maggiore autonomia. A Milano , a rappresentare la BCC di Buonabitacolo, il presidente Pasquale Gentile ed il direttore generale Angelo De Luca. “Il nostro auspicio è che i decreti attuativi di prossima emissione lascino autonomia operativa alle aziende virtuose come la nostra BCC – ha riferito il direttore De Luca – La BCC di Buonabitacolo, in oltre 35 anni di attività, ha dimostrato di essere una banca attenta al territorio di competenza sostenendo sempre le piccole e medie imprese e le famiglie nonostante il perdurare situazione di crisi globale. Chiediamo e pretendiamo rispetto” ha aggiunto il direttore De Luca. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente Gentile. “La BCC di Buionabitacolo , si distingue per avere dati economici tra i più solidi delle aziende della stessa categoria avendo sempre operato in maniera sana e prudente – ha affermato il presidente Gentile – L’auspicio che la riforma non stravolga questo modo virtuoso di fare banca, lasciando spazio alle aziende virtuose, di poter svolgere in maniera autonoma l’attività bancaria nell’interesse del territorio e degli operatori economici della zona di competenza “ ha concluso Gentile.

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