Il Codacons sulle disinfestazioni: “Si spargono ancora veri e propri veleni in tutti i  paesi del Vallo di Diano”

“Come se nulla fosse, si continua a ignorare l’allarme del Consiglio Nazionale delle Ricerche che, ben undici anni fa, ha diramato un comunicato contro le pratiche di disinfestazione su vaste aree”. Così il Codacons Campania, sede del Vallo di Diano, in un comunicato stampa lancia l’allarme sulle disinfestazioni che spargerebbero “veleni” sul nostro territorio. “Gli scienziati hanno definito queste pratiche dannose alla salute dei cittadini e all’ecosistema, continua il responsabile della sede Roberto De Luca. In particolare, si legge nella relazione, che il tossicologo molecolare, prof. Claude Reiss del CNRS di Parigi, si stima che 1 milione di persone muoia ogni anno a causa di forme di cancro che sarebbe potuto essere evitato se fosse stata effettuata una sufficiente prevenzione sui prodotti chimici responsabili di aver causato questi tumori. Il giorno 2 agosto 2013 il Sindaco di Sassano, continua De Luca, dottore oncologo, attuale presidente dell’Ente Parco, annunciando la disinfestazione nel Comune da lui stesso amministrato, ha correttamente definito i prodotti che sarebbero stati utilizzati per l’operazione “veri e propri veleni”. Nei non più recenti avvisi su questi manifesti si leggeva che IN CASO DI AVVELENAMENTO si poteva  CONTATTARE IL CENTRO ANTIVELENI dell’OSPEDALE CARDARELLI. Negli ultimi avvisi, scompare la parola “avvelenamento”, ma resta il numero dell’ospedale Cardarelli che l’ignaro lettore potrebbe anche annotarsi per un eventuale morso di vipera. Il giorno 25 agosto 2013, poi, è stato inviato un esposto alla Procura della Repubblica di Lagonegro chiedendo di effettuare indagini approfondite, avvalendosi di consulenti che non siano dipendenti della stessa ASL che dispone l’irrorazione di insetticidi nell’ambiente. I Sindaci (sedicenti ambientalisti) potrebbero fermare ad horas questa follia, spiega Roberto De Luca, mettendo in campo i metodi di lotta alternativi agli insetti molesti. Conosciamo, tuttavia, per esperienza pregressa e per aver più volte lanciato l’appello, la spiccata propensione dei primi cittadini a considerare a fondo questioni delicate come questa. Eppure, una lotta concreta alle zanzare comporterebbe effetti estetici non trascurabili e a basso costo, come la creazione di isole verdi con piccoli stagni per la gambusia affinis, il pesciolino mangia-larve. De minimis, insomma, ossia, nessuna opportunità di gestire ingenti fondi. E poi, conclude il Codacons, certamente queste piccole grandi bellezze si sposerebbero male col disordine urbanistico (per essere buoni!) e col degrado – anche sanitario – già bello e servito tutto intorno a noi”.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *