Terremoto, il drammatico racconto del Teggianese Nico Cimino, fondatore di ILVD

Momenti indescrivibili di panico durante la prima scossa, quella delle 3:36, seguiti da ore lunghissime di paura e di sgomento, man mano che le scosse continuavano e le proporzioni della tragedia causata dal sisma venivano alla luce. Queste in sintesi le drammatiche emozioni vissute da Nico Cimino, originario di Teggiano, che da anni risiede a Rieti per lavoro.

 

nico cimino rieti

Abbiamo raggiunto telefonicamente Nico, molto conosciuto nel Vallo di Diano anche per aver fondato la pagina Facebook ILVD (I Love Vallo di Diano), che oggi conta 14mila iscritti. “Sono stato svegliato dalla scossa delle 3:36 –racconta Nico- che è sembrata essere di infinita lunghezza, oltre 2 minuti di panico. Ovviamente la paura è stata tanta, anche perché io abito al terzo piano di un palazzo. E’ stato molto peggio della scossa avvertita in occasione del terremoto dell’Aquila del 2009. Ho aspettato la fine della scossa,  e subito dopo siamo scesi tutti in strada. Poi le persone si sono dirette chi in piazza, chi nel centro storico, chi nelle aree parcheggi. La cosa che ci ha colpito moltissimo è stata anche la coincidenza d’orario con il terremoto dell’Aquila avvenuto alle 3:32 del 5 Aprile 2009. Nei giorni precedenti non avevamo avuto nessuna avvisaglia, solo una scossa di piccola intensità 2 mesi fa circa. Io personalmente mi sono recato nel centro storico perché lì ho tanti amici, preoccupato per la tenuta degli edifici: per fortuna ho verificato stavano tutti bene. Poi mi sono recato presso la sede della Guardia Forestale, dove poco dopo le 4 c’erano già diverse macchine pronte a partire. Lì ho sentito parlare di ponti e gallerie crollate, ed ho iniziato a comprendere l’entità del sisma e le sue conseguenze. Presso la stazione di Rieti è stato allestito un centro Raccolta, dove mi sono recato questa mattina alle 7:00. Servono vestiti, e generi di prima necessità, omogeneizzati e cibo per celiaci, in particolare per l’Ospedale di Rieti dove stanno arrivando moltissimi dei feriti anche da Amatrice. Io dovevo tornare sabato nel Vallo di Diano, per venire a prendere la mia fidanzata originaria di Buonabitacolo. A Ottobre ci sposiamo e avevamo diversi impegni. Adesso ovviamente non so cosa farò, vedremo nei prossimi giorni. Fortunatamente noi a Rieti stiamo bene, ma le scosse  dalle 3:36 non si sono fermate affatto: l’ultima è stata molto forte alle 14:30 circa. Intorno a me decine di elicotteri in ogni direzione, vigili, forestale, carabinieri: una situazione drammatica e abbastanza surreale”.

Intanto alle 21:00 è di almeno 120 morti il bilancio (provvisorio) del sisma di magnitudo 6 che alle 3,36 della scorsa notte ha scosso il centro Italia, devastando una serie di centri tra Lazio, Umbria e Marche. Il numero lo ha fornito il premier Matteo Renzi, ma il bilancio potrebbe ancora aumentare. Sono migliaia gli sfollati mentre si continua a scavare nei centri colpiti, ancora al centro di uno sciame sismico come conferma l’Ingv. La situazione sismica nella zona del terremoto infatti  “continua ad essere di forte attivita con molte repliche che si susseguono nell’area”. Delle 120 vittime, 86 sono nel versante laziale, 34 in quello marchigiano, “ma è possibile che il numero cresca”, ha avvertito il premier Matteo Renzi. Sono 1500 gli sfollati solo nelle Marche.

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