Colpito da infarto, negli Ospedali di Polla ed Eboli gli salvano la vita: li video-ringrazia

Negli Ospedali di Polla ed Eboli gli hanno salvato la vita. Si parla spesso di mala sanità con l’assegnazione della maglia nera agli ospedali del sud secondo uno stereotipo diffuso che non corrisponde al vero.

 

Michele Trimarco

Il friulano Michele Trimarco, sulla sua pelle, ha verificato fortunatamente che le strutture sanitarie del sud, funzionano bene, ben oltre le sue aspettative, sfatando lo stereotipo diffuso. Michele Trimarco, buccinese d’origine, carabiniere in pensione residente a Azzano Decimo (PN) , emigrato in Piemonte in giovane età e stabilitosi poi in Friuli, si è trovato a Buccino per stare in famiglia nei giorni dei festeggiamenti patronali. Ricoverato d’urgenza, per un forte dolore, all’Ospedale di Polla per i primi soccorsi, ha avuto subito le cure del caso, nel reparto di Cardiologia diretto dal Dott. Francesco Turturiello, visto che si trattava di un infarto acuto. Il giorno dopo è stato trasferito nell’unità di Cardiologia dell’Ospedale di Eboli, affidato alle cure dei Dott.ri. Giovanni D’Angelo e Giuseppe Bottiglieri, dove, dopo gli esami del caso, è stato sottoposto ad un primo intervento a cui ne ha fatto seguito un secondo dopo qualche giorno. Fuori pericolo e perfettamente ristabilitosi, ha voluto ringraziare i medici e gli infermieri dei due reparti di Cardiologia dei due Presidi Ospedalieri di Polla ed Eboli facendo pervenire ai Dott.ri Turturielo, D’Angelo e Bottiglieri un video-messaggio in cui ha ringraziato per l’alto grado di professionalità riscontrata e per l’attenzione e l’affetto ricevuti, dovendosi fortunatamente ricredere sullo stereotipo della malasanità del sud.

Dott. Francesco Turturiello

Ringrazio il sig. Trimarco per le sue bellissime parole – sottolinea con soddisfazione il Dott. Turturiello, Dirigente Responsabile dell’Unità di cardiologia dell’Ospedale di Polla – Era arrivato in reparto con un infarto acuto molto serio; l’abbiamo trattato durante la notte e poi è stato trasferito ad Eboli. Nel messaggio, Trimarco ha sottolineato l’accoglienza; ritengo che nell’accoglienza, e anche nel prosieguo, noi diamo il meglio di noi stessi sul lavoro, dal lato umano e, ovviamente, anche da quello professionale. Si crede che al nord dia tutto meglio e al sud tutto peggio… non è proprio così. Da noi soffriamo, in questo momento, la carenza di personale. In Cardiologia gestiamo circa 300 infarti acuti del miocardio. Noi ce la mettiamo tutta quotidianamente affinché la nostra struttura migliori sempre e non venga chiusa ma è necessario implementare il personale medico. E’ da lì che parte poi l’assistenza qualificata verso i pazienti.

Dott. Giuseppe Bottiglieri

Anche il Dott. Bottiglieri, Medico Spec. Cardiologia Dirigente di I livello U.O.C. Ospedale di Eboli, dopo aver visto il video messaggio ha così commentato: “Siamo emozionati dalla simpatica presentazione che ha fatto il sig. Trimarco; una simpaticissima persona che ci gratifica di tanti sacrifici che si fanno in questi ambienti. Ritengo che i professionisti validi e seri, esistono al nord così come esistono al sud. Le energie che profondiamo e le capacità che abbiamo, possono benissimo confrontarsi con tutte le strutture che, a volte, hanno delle potenzialità economiche di gran lunga superiori a quelle che sono le nostre, vivendo noi in una Regione Campania che attraversa un momento particolare. Lavoriamo da dieci anni nell’emodinamica con enormi sacrifici; non ci siamo arresi e, pur tra le mille difficoltà, abbiamo portato avanti questa struttura e adesso ne riusciamo ad avere anche i frutti“.

Dott. Giovanni D'Angelo

Analogo commento di soddisfazione da parte del Dott. D’Angelo, Direttore del Reparto di Cardiologia e UTIC Ospedale di Eboli, che affronta i fattori organizzativi: “E’ un messaggio che lascia molto da pensare sul problema sopratutto che viene spesso dibattuto che le strutture sanitarie del sud che spesso non riescono ad erogare i servizi adeguati per situazioni come quelle cui è stato sottoposto il sig. Trimarco. In realtà queste sono situazioni che hanno una loro logica di trattamento che richiedono proprio un’organizzazione che in realtà, come in questo caso, possa essere messo in campo anche in una zona in cui noi ci troviamo, cioè nella parte sud di Salerno. Tale organizzazione prevede una struttura, diciamo, periferica, che è un cosiddetto centro “spoke”, come è stato quello di Polla, che ha ricevuto, di fatto, il paziente in fase acuta. Dopo il primo trattamento, il paziente è stato trasferito in una struttura che fa da centro “hub”, quale quella di Eboli, dove viene svolta la parte successiva di trattamento, in modo da restituire al paziente una possibilità di ripresa. Quindi, sicuramente, lo scopo fondamentale, oltre quello immediato di restituirgli una buona condizione immediata, è quella sopratutto di assicurargli una prognosi a distanza “quoad vitam” che è sicuramente diversa da quella che poteva avere, se non fosse stato messo in atto quello che una struttura, appunto, di servizio, che è una rete della gestione dell’infarto del miocardio acuto

Quintino Di Vona

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Una risposta

  1. Donato Addesso ha detto:

    Solo per la precisione….Per tutta la serata e notte il sig.Trimarco è stato trattato/raffreddato dal medico di guardia Dott.Donato Addesso e dal personale infermieristico in turno che, oltretutto, alle ore 8.00 del mattino successivo hanno provveduto a programmare Coronarografia presso ospedale di Eboli prendendo accordi con il personale medico e caposala dell’UO UTIC di Eboli…Lo stesso Dott.Addesso informava i familiari del Trimarco di quanto era accaduto e della coronagrafia…mentre il paziente Trimarco-> asintomatico-> riposata durante monitoraggio UTIC continuo.
    Il Dott.Turturiello nulla ha fatto per salvare la vita a questo signore .
    La cartella clinica dell’UTIC di Polla con diario clinico ed indagini strumentali espletate portano un’unica firma : ADDESSO.
    #SoloPerOnestàIntellettuale EVeritàDeiFatti

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