Le Fonderie, lo “sciacallaggio”, il cambio di assessore e un po’ di chiarezza per Polla

Questa settimana è stata contraddistinta dalla possibile apertura di un membro della giunta del Comune di Polla alle Fonderie Pisano. Con le conseguenti polemiche e anche attacchi e critiche. Andiamo per ordine per un bisogno di chiarezza su una vicenda che rischia altrimenti di diventare più complessa di quanto appare.

Tutto ha avuto inizio con l’annuncio delle Fonderie Pisano di aver individuato l’area dove delocalizzare l’azienda senza però dire quale fosse la nuova sede. Nella ricerca della nuova area, alcuni quotidiani di caratura nazionale hanno intervistato gli amministratori delle aree industriale più importanti del sud della provincia per comprendere meglio la questione. Tutti o quasi gli amministratori hanno detto che non erano disponibili a “ospitare” le Fonderie. Tra chi invece ha aperto alla valutazione di un eventuale progetto è stato l’assessore all’area Pip di Polla, Giuseppe Curcio. Una precisazione: nessuno ha scritto o detto che le Fonderie Pisano aveva fatto richiesta per installare la propria azienda a Polla. Anche l’assessore ha sottolineato che non vi erano richieste in tal senso e che il progetto andava analizzato minuziosamente. Curcio ha legittimamente – dal suo punto di vista – espresso il pensiero di una possibile valutazione del progetto. E altrettanto legittimamente a questa apertura sono conseguite risposte e critiche da parte del Movimento cinque Stelle (Meetup di Polla) e anche dalla Comunità montana Vallo di Diano. Due comunicati nei quali i soggetti hanno espresso il proprio dissenso anche di fronte alla mera “apertura”. Tutto legittimo e tutto all’interno della discussione “politica”. Ma evidentemente le critiche non sono piaciute al sindaco di Polla, Rocco Giuliano, che ha parlato di sciacallaggio e di comunicati che non avevano ragione di esistere. Ribadendo allo stesso tempo che Polla non vuole le Fonderie nella propria area Pip (al cui interno convivono aziende di diversa natura). Pensiero e posizioni che andavano dette, questo sì. E’ lo sciacallaggio che manca, però. Un assessore della giunta del Comune di Polla – evidentemente in disaccordo con l’idea del primo cittadino – apre alle Fonderie, due soggetti politici rispondono criticando le dichiarazioni di Curcio: è tutto nella normalità della discussione e comprendere dove ci sia lo sciacallaggio anche da parte della stampa viene quantomeno complesso. Se non impossibile. Nel frattempo – altro punto su cui fare chiarezza – ecco la notizia del cambio in giunta a Polla tra Curcio e Vocca. Un cambio programmato da tempo e per nulla legato alla vicenda Fonderie.

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