Gianni Pittella contestato a Sala Consilina, ecco il video live con i momenti più “caldi”

Gianni Pittella a Sala Consilina, ecco perché l’incontro si è trasformato in un boomerang

Che la venuta di Gianni Pittella a Sala Consilina non fosse la migliore delle strategie per promuovere le ragioni del “SI” al prossimo referendum lo si era capito fin da subito (GUARDA IL NOSTRO VIDEO LIVE CON I MOMENTI PIU’ CALDI)

 

 

 

 

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La ferita per l’ingiusta perdita del Tribunale di Sala Consilina a favore di Lagonegro è ancora profondamente aperta nella popolazione valdianese, che a torto o a ragione ne imputa molte delle cause a due elementi: la forza del potere politico lucano, di cui Pittella è uno dei massimi esponenti e rappresentanti all’interno del PD, e la sudditanza dei politici del Vallo di Diano nei loro confronti. Entrambi gli elementi sono stati riproposti, dal punto di vista del “popolo”, nell’appuntamento in programma sabato a Sala Consilina, che fin da subito ha suscitato reazioni negative e critiche sui social network.

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Un sentimento comune che, questa volta, non ha riguardato pochi “soliti” noti, ma che ha visto accumunate tante persone “semplici” che normalmente restano ai margini della vita politica, ma che si sono sentite in qualche modo offese per quello che è stata interpretato come un atteggiamento “arrogante” da parte del PD. Per di più l’incontro con Pittella è stato gestito malissimo: ad esempio il logo del comune su manifesti e locandine è stata una chiara gaffe alla quale si è tentato di porre rimedio con una delibera di giunta tardiva, quando le polemiche erano già fuori controllo.

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Polemiche che si potevano tranquillamente evitare agendo preventivamente, e informando i cittadini della serie di incontri e dibattiti sul Referendum promossi dal comune di Sala Consilina sia per le ragioni del “SI” che per le ragioni del “NO”. Ma andava fatto prima di pubblicare manifesti e locandine. Gianni Pittella è stato dunque condotto “nella fossa dei leoni”, ed ha trovato ad attenderlo fuori dalle scuole elementari di via Matteotti un gruppo di manifestanti che attraverso striscioni e cartelli hanno voluto esprimere, in modo pacato e non invadente, il loro dissenso.

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Ma anche all’interno della sala del convegno il clima non era certo dei più favorevoli per l’onorevole lucano: il 90% dei presenti erano cittadini ancora feriti per la perdita del Tribunale e fautori del “NO” al referendum. Lo stesso sindaco Cavallone si è ritrovato solo nell’arena, con appena due “fedelissimi” della maggioranza che gli sono rimasti al fianco. L’incontro con Pittella non solo ha infatti riunito tutte le opposizioni in una comune contestazione, ma ha anche evidenziato una spaccatura nella maggioranza sul tema “Referendum”. Inoltre l’appuntamento è stato astutamente e clamorosamente disertato da tutti i colleghi sindaci valdianesi di Cavallone, e da tutti i rappresentanti locali e territoriali del PD, che evidentemente avevano “fiutato l’aria”. Lo stesso Cavallone ha dato l’impressione di desiderare di trovarsi altrove. In questo clima “ostico” va dato atto all’onorevole Pittella di non essersi sottratto al confronto, di aver tentato di ribattere alla valanga di critiche che gli sono piovute addosso, non solo per la vicenda del Tribunale ma anche nel merito del Referendum e del “SI”. Con la massima calma possibile Pittella ha tentato di argomentare le proprie ragioni, perdendo anche inevitabilmente le staffe in un paio di occasioni. Di certo è facile immaginare la sua irritazione per la situazione nella quale si è venuto a trovare, probabilmente senza preavviso. Chi non “vive” il territorio, infatti, non avrebbe mai potuto immaginare un tale disastro: alla fine l’impressione generale è stata che l’incontro di Sala Consilina con Gianni Pittella si sia trasformato in un vero e proprio boomerang, sia per chi l’ha gestito e organizzato che per le ragioni del “SI” al referendum.

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8 risposte

  1. michelina chirichella ha detto:

    Ieri,nel primo pomeriggio,orario scelto furbescamente forse x cercare di arginare le possibili polemiche,si è scritta un’altra pagina vergognosa x Sala Consilina allorché il sindaco Francesco Cavalone usando impropriamente il logo del comune in un manifesto politico portava a Sala C.na x il SI al referendum sulla riforma o meglio sulla SCHIFORMA del Senato l’europarlamentare Pittella.Scelta poco felice vista la ferita inferta sul ns territorio Valdianese dove il tribunale prima la sanità poi ed il petrolio che fa da sfondo hanno acceso i ns animi feriti,ma caro sindaco Lei pensa veramente che noi cittadini salesi abbiamo l’anello al naso,credete come amministratori di palazzo, eletti tra l’altro con una maggioranza risicata,di poter ridere continuamente di una popolazionecredete che siamo tutti asini o pecore al pascolo?siamo CITTADINI sicuramente in molte occasioni poco partecipi della vita polico-sociale del ns paese ma siamo DEGNI delle ns case e delle ns fatiche.Da quello che è accaduto ieri ho dedotto che oltre al solito schifo anche un’altra cosa sicuramente più importante,verso quali lidi naviga l’amministrazione salese cheè evidentemente sempre pronta a vendere il ns territorio,vorrei ricordare però che da vendere oramai non cìè più molto se non le ns case,il sindaco certo ha riparato al logo posto impropriamente sui manifesti con una giunta che ha deliberato in extremis e la promessa che farà la stessa cosa x le ragioni del NO.Io dico solo che a volte la vergogna non ha limite e gli affronti fatti ad un intero territorio non si possono lavare con una promessa futura.Il tempo è un “galantuomo”e sicuramente spazzerà via tutto il nuvolone che si è addensato sulle ns teste x troppi anni,chi la tira troppo poi la spezza dice il proverbio e la politica fatta da politicanti indegni su tutto il ns paese Italia oramai stà scrivendo la parola “FINE”,tutto stà implodendo come una stella arrivata ormai al termine della sua corsa.COMPLIMENTI a chi ha avuto questa brillante idea.

  2. Enzina ha detto:

    Eravamo quattro amici (davanti) al bar che volevano cambiare il mondo destinati a qualche cosa in più di un tribunale e del petrolio della Lucania che avanza….

  3. Enzina ha detto:

    Eravamo quattro amici (davanti) al bar che volevano cambiare il..voro. ..destinati a qualche “causa”in più se si contesta Il lucano di turno…si parlava (ancora) con loquacitá del tribunale che ritornerà…tra un bicchiere di coca ed un caffè chiedevi a Rocco il perchè e lui diceva SI…ritornerà…eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo…destinati a fermarci in banca senza cause in piú ed a presettare ai cinquestelle il conto…

  4. Enzina ha detto:

    Eravamo quattro amici (davanti) al bar che volevano cambiare il..voro. ..destinati a qualche “causa”in più se si contesta Il lucano di turno…si parlava (ancora) con loquacitá del tribunale che ritornerà…tra un bicchiere di coca ed un caffè chiedevi a Rocco il perchè e lui diceva SI…ritornerà…eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il mondo…destinati a fermarci in un “cinquestelle”ed a pagare pure il conto….

  5. Enzina ha detto:

    Eravamo quattro amici (davanti) al bar che volevano cambiare il..voto..destinati a qualche “causa”in più o magari ad un impiego in banca…si parlava con caparbietà del tribunale che ritornerà …tra un bicchier di coca ed un caffè chiedevi a Rocco i tuoi perché e proponevi il tuo “no”…eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il voto..destinati a non avere qualche causa in più ed al “cinquestelle”a pagare il conto..

  6. Salvatore ha detto:

    Dall’articolo giornalistico non si evince bene (lo evidenzio in questo mio commento) che l’onorevole a cui è stato chiesto cosa ne pensava dell’articolo 67 della COSTITUZIONE non rammentava quale fosse il contenuto di questo artico…
    A PENSARE CHE VORREBBERO MODIFICARE QUALCOSA CHE MANCO RICORDANO MI VIENE LA #PELLEDOCA. PER STARE “SERENI” MEGLIO VOTARE NO E SALVARE LA NOSTRA CARTA COSTITUZIONALE.

  7. Pietrina ha detto:

    Eravamo quattro amici (davanti) al bar che volevano cambiare il..voto..destinati a qualche “causa”in più o magari ad un impiego in banca…si parlava con caparbietà del tribunale che ritornerà …tra un bicchier di coca ed un caffè chiedevi a Rocco i tuoi perché e proponevi il tuo “no”…eravamo quattro amici al bar che volevano cambiare il voto..destinati a non avere qualche causa in più ed al “cinquestelle”a pagare il conto..

  1. 04/10/2016

    […] Pittella a Sala Consilina nell’iniziativa per il “Si” al referendum costituzionale ha lasciato una scia di polemiche che sembra non finire. L’ultima  in ordine di tempo arriva direttamente dal consigliere di opposizione Giuseppe […]

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