Lampedusa, i ragazzi del Liceo Cicerone di Sala Consilina emozionano tutti nella Giornata della Memoria

A Lampedusa nella giornata della memoria per i migranti morti in mare la commozione arriva anche dal Vallo di Diano. I ragazzi della IV C del Liceo Classico “M. T. Cicerone” di Sala Consilina hanno inviato alla manifestazione “L’Europa inizia a Lampedusa” nella Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, un loro contributo.
Si tratta di un lavoro emozionante che, letto a Lampedusa nel corso di un confronto- dibattito con le scuole, ha commosso particolarmente il pubblico. A confermarlo la stessa Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, che ha scritto una e-mail alla docente del Cicerone Annamaria Colucci per ringraziare i ragazzi della IV C per il loro contributo, raccontando anche della commozione generale suscitata dalla lettura componimento.
Eccolo:
“Voi che vivete sicuri
Nella vostra tiepida Indifferenza,
Voi che vi aspettate tornando a casa:
“Com’è andata oggi?”
Riconsiderate se questo è un uomo
Che guarda in faccia le onde
Che ha paura di notte
Che muore nel sale del Mediterraneo
Che ha in mano una domanda d’asilo
Nel cuore una foto sbiadita
Sulla pelle una piaga di fuoco
Come una lucertola che aspetta il sole.
Riconsiderate se questa è una donna
che partorisce sotto il cielo della Sicilia
ma sa che poi non dappertutto è Lampedusa
che compone la sua ninna nanna sul dondolio delle onde.
Meditate che questo è:
postate queste parole
stando a scuola con il desiderio di fuggire
ripetetele ai vostri amici o
vi si blocchi il Wi-Fi
la noia vi sommerga
I vostri nati torcano il viso da voi.
Sia fatta la tua volontà, così in cielo come di notte nei bar del centro. E prega per la fine della mia gioventù, forse resterà per l’eternità in una foto digitale sfocata”.
Tre anni fa, il 3 ottobre del 2013, una imbarcazione libica utilizzata per il trasporto di migranti è naufragata a poche miglia del porto dell’isola di Lampedusa. Le vittime di quel naufragio furono 386(366 morti accertati e 20 dispersi), numeri che fanno di questa tragedia una delle più gravi catastrofi marittime nel Mediterraneo dal dopoguerra. Furono portate in salvo da quel barcone 155 persone, di cui 41 minori. L’imbarcazione era un peschereccio lungo circa 20 metri ed era salpata dal porto libico di Misurata il 1/o ottobre 2013, con a bordo migranti di origine africana provenienti soprattutto dall’Eritrea. Quando il barcone carico di profughi giunse a circa mezzo miglio dalle coste lampedusane, poco lontano dall’Isola dei Conigli, l’assistente del capitano gettò a terra una torcia infuocata che provocò un devastante incendio. Le fiamme erano state accese – fu spiegato in seguito – per fare notare la presenza della ‘carretta’ del mare alle autorità italiane e per far scattare dunque i soccorsi. Nei difficili istanti in cui i profughi cercarono di mettersi in salvo l’imbarcazione si capovolse e poi colò a picco. I primi ad accorgersi della tragedia furono all’alba dei pescatori locali che videro la gente in mare in mezzo a pozze di gasolio. Furono proprio quei pescherecci a caricare i primi superstiti mentre comunque era stato dato l’allarme alla Guardia Costiera. Dopo quella tragedia si era istituito il “Comitato 3 ottobre” per non dimenticare le vittime del mare e con una legge, approvata definitivamente il 16 marzo scorso, quest’anno a Lampedusa si è celebrata la prima Giornata della Memoria