Buonabitacolo, tra disagi & campagna elettorale. Vito Trotta: “Il Commissario incontri i cittadini”

Sembra già aperta la campagna elettorale a Buonabitacolo, comune commissariato dallo scorso mese di marzo, ed alle prese con numerosi problemi oltre che a rischio dissesto finanziario. Il Comitato popolare “Rinnovamento per Buonabitacolo – La ginestra” guarda già infatti alle prossime elezioni amministrative previste per la primavera 2017, e si presenta domenica 23 ottobre alla cittadinanza con un pubblico incontro in programma alle ore 18.30 presso il Centro Sociale “Cupola”. Intanto l’ex consigliere comunale Vito Trotta ai nostri microfoni rilancia la necessità di collaborare tutti insieme alla risoluzione dei problemi che sempre di più affliggono la cittadinanza, e chiede un pubblico incontro al Commissario Prefettizio Raffaella De Asmundis.

 

Il comune valdianese è da tempo costretto ad affrontare un lungo periodo di commissariamento per l’assenza di un’amministrazione comunale, causata com’è noto dalle dimissioni a marzo scorso di sei consiglieri comunali e dalla caduta del sindaco Elia Rinaldi. Da marzo in poi, progressivamente, i disagi per i cittadini di Buonabitacolo sono in aumento: dalla soppressione del servizio di trasporto scolastico a quella della mensa per gli alunni delle scuole materne ed elementari, che ha provocato malumori tra la popolazione. Una scelta che sembra legata alla difficile situazione finanziaria del Comune di Buonabitacolo: l’esercizio finanziario 2015, infatti, si è chiuso con un disavanzo di 580mila euro. Una cifra considerevole per un piccolo Comune come quello di Buonabitacolo. A luglio 2015 il sindaco Elia Rinaldi, come si legge dalle relazioni allegate al“Rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2015”, aveva effettuato una verifica straordinaria dei residui per far luce sulla situazione finanziaria dell’ente e la gestione degli anni precedenti. A seguito di tale verifica era emerso un disavanzo di oltre 374mila euro, che si decise di sanare in trent’anni, attraverso una rata annuale di oltre 12mila euro. Una manovra che però non pare basterà a salvare la difficile situazione dell’ente.

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Una risposta

  1. Luca ha detto:

    Sempre imparziale

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