Il Tar “stronca” il Comune di Polla: “Impossibile spostare le scuole medie nella ex Pretura, l’elettrodotto è un pericolo”

Il Tar di Salerno ha bocciato il Comune di Polla in merito alla vicenda della ristrutturazione delle scuole medie. Nelle pieghe delle motivazioni del Tribunale amministrativo intervenuto dopo il ricorso di alcune ditte che non avevano vinto l’appalto c’è una stroncatura soprattutto per l’edificio alternativo proposto per ospitare gli studenti per quasi 500 giorni: ovvero l’ex pretura.  Il Tribunale amministrativo ha infatti respinto le istanze presentate dall’Amministrazione comunale con quasi 100 pagine di motivazioni dure, durissime in toni e contenuti.  L’ex Pretura è stata più volte inserita tra i beni immobili da vendere e da qualche tempo sede della locale protezione civile, di diverse associazioni e di una palestra. Il Tar ha messo in evidenza che l’immobile è situato nei pressi di un elettrodotto pericoloso. Un elettrodotto purtroppo “famoso” per i pollesi e per i residenti della zona che già in passato è stato “protagonista” di vicende inerenti alle scuole. Il Tar in pratica ha sentenziato che il Comune è stato quanto meno “superficiale” nell’indicare l’ex Pretura.

“Il Comune – si legge sulla sentenza del Tar – ammette di non aver fatto alcuna misurazione e riconosce il mancato rispetto della distanza di prima approssimazione da parte dell’edificio “ex Pretura” dall’elettrodotto, né peraltro avrebbe potuto affermare o dimostrare il contrario, considerato che l’edificio è sottostante i cavi elettrici, con conseguente mancato rispetto della distanza di prima approssimazione, come dimostra la documentazione fotografica allegata al ricorso”.

E in un altro passaggio si legge. “…la relazione, rassegnata dal Comune di Polla non si può considerare risolutiva delle gravi criticità, segnatamente in termini di sicurezza degli alunni, rispetto ai campi elettromagnetici generati dal vicino elettrodotto, in detta censura principale segnalate. Non è consentita alcuna destinazione di edifici ad uso residenziale, scolastico, sanitario e ad uso che comporti una permanenza non inferiore a quattro ore nei pressi dell’elettrodotto. Al fine di tutelare la popolazione dalla esposizione a radiazioni non ionizzanti a bassa frequenza prodotte dai campi elettromagnetici generati dalle linee elettriche”.

Nei pressi dell’elettrodotto c’è un altro edificio comunale che doveva essere ospitare una scuola poi diventata sedi di diverse associazioni con tanto di parco giochi per bambini.

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