Il futuro del Vallo di Diano? Forse un mega-centro di accoglienza per migranti

Vallo di Diano terra di emigrati… e di migranti! Mentre continua lo spopolamento dei piccoli comuni valdianesi, mentre i giovani ed i “cervelli” fuggono in cerca di opportunità negate o semplicemente di una vita dignitosa, mentre la politica sembra ancora incapace di trasformare le buone intenzioni e le chiacchiere in occasioni di sviluppo… mentre tutto questo accade in maniera che pare sempre più irreversibile, il futuro del Vallo di Diano sembra delinearsi all’orizzonte. Potrebbero essere I MIGRANTI il futuro del Vallo di Diano.

Terra di emigrati e terra di migranti potrebbero sempre di più nel prossimo futuro fotografare la realtà del Vallo di Diano come i due lati della stessa medaglia. Già gli ultimi dati evidenziano che il territorio della Diocesi di Teggiano Policastro si distingue per l’accoglienza riservata ai profughi: un punto d’onore per le nostre comunità, considerate le drammatiche situazioni vissute da queste persone nei loro paesi di provenienza, dilaniati da guerre e afflitti da fame e povertà assolute. Insomma una situazione anche peggiore di quella vissuta da tanti nostri emigrati partiti per la disperazione verso le Americhe all’inizio del XX secolo o ancora nel secondo dopoguerra. È giusto che ora anche il Vallo di Diano ricambi la stessa Caritas ricevuta, mostrando solidarietà nei confronti dei migranti, che a giugno scorso erano più di 900. Si tratta di una cifra ovviamente spalmata su tutto un territorio geograficamente molto esteso: ma la percentuale dei migranti nel Vallo di Diano potrebbe drasticamente aumentare nel prossimo futuro. Si parla infatti, sempre con più insistenza, di un mega-centro di accoglienza che starebbe per essere realizzato in uno dei comuni valdianesi e precisamente a Padula. Non si tratterebbe di un piccolo centro qualsiasi, ma un centro capace di ospitare fino a 250 profughi. Ovviamente il condizionale è d’obbligo e i dettagli non sono ancora stati resi noti. Tutto è sussurrato ed avvolto nel più classico “TOP SECRET”. Eppure la notizia appare attendibile, e se fosse confermata rappresenta un tipo di esempio concreto e consistente per ciò che sta diventando il Vallo di Diano. Perché mentre dai politici arrivano tante parole ma pochi fatti, ossia misure capaci di impedire l’emorragia dei giovani e dei cervelli valdianesi, c’è invece chi in silenzio agisce e porta avanti progetti concreti, che nei fatti potrebbero modificare gli equilibri socio-economici territoriali. A questo punto la domanda da porsi è se  la realizzazione di un nuovo mega-centro di accoglienza per migranti nel Vallo di Diano possa costituire l’unico progetto socio-economico effettivamente in dirittura d’arrivo a livello territoriale. E se il Vallo di Diano sia destinato nel prossimo futuro ad essere terra appetibile solo per i profughi.

 

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Una risposta

  1. paolo lupo ha detto:

    Il Vallo di Diano è ideale in quanto crocevia tra camorra e n’drangheta. Il mio è un commento spassionato in quanto residente nel tanagro, “tant pur si aumenta la benzina a’ macna mia vai a nafta”.

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