Il “caso” Vallo di Diano al Politecnico di Milano. Cassandra Cozza: “Isolamento zavorra per lo sviluppo”
Il “caso” Vallo di Diano, con le sue potenzialità e le sue fragilità, arriva sotto i riflettori della Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano (GUARDA IL NOSTRO VIDEO SERVIZIO CON L’INTERVISTA A CASSANDRA COZZA).
Merito di Cassandra Cozza, originaria di Montesano sulla Marcellana e docente a contratto presso il Politecnico, che ha tenuto una lezione intitolata “Nel Vallo di Diano: re-cycle, infrastrutture, aree interne e biodiversità” nell’ambito del Laboratorio di Progettazione Architettonica 3 della prof.ssa Emilia Corradi.
Da tempo Cassandra, architetto e dottore di ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana, svolge attività di ricerca su temi legati alla progettazione architettonica e urbana e alle infrastrutture, e si è occupata proprio del Vallo di Diano nell’ambito del Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale PRIN Re-Cycle Italy.
La lezione tenuta al Politecnico di Milano è partita dall’analisi delle infrastrutture che attraversano il fondovalle valdianese, tra le quali il tracciato ferroviario, e dei vari fenomeni di abbandono dei centri storici, dei manufatti legati all’agricoltura e dell’incompiuto. Gli studi effettuati dalla ricercatrice valdianese confermano infatti che le potenzialità di sviluppo non possono prescindere dall’uscita dell’isolamento che da anni affligge il Vallo di Diano prima di tutto in senso fisico e strutturale, e dunque in relazione al tema dell’accessibilità e alla viabilità interna. Senza dimenticare un isolamento culturale inteso in senso più ampio, in particolar modo legato alla comunicazione e al marketing delle ricchezze e dell’offerta territoriale.
Due elementi che costituiscono una pesante zavorra di cui liberarsi assolutamente, realizzando allo stesso tempo trasformazioni finalizzate al miglioramento della vivibilità dei luoghi, per evitarne l’abbandono, e alla tutela della biodiversità, peculiarità preziosa e unica che caratterizza il territorio del Vallo di Diano.