Un anno di cronaca nel Vallo di Diano: dall’omicidio (insoluto) Panzella fino alla tragedia di Atena Lucana

Un 2016 che si sta chiudendo- dal punto di vista della cronaca – con la tragedia di Atena Lucana. Un drammatico incidente tra un autoarticolato e una vettura che ha visto, purtroppo, il decesso di tre persone. Tre amici, Tonino Petrone, Serafino Cicchetti e Antonio Schettino, morti sul colpo lungo la strada che porta a Brienza. Una tragedia che ha colpito al cuore Atena Lucana e il Vallo di Diano. Atena ha vissuto un fine 2016 drammatico con la scomparsa anche del dentista Vincenzo di Santi durante un’arrampicata in solitaria. In questo anno che sta finendo resta però un giallo in sospeso. Chi ha ucciso Isabella Panzella? A fine maggio la donna è stata trovata priva di vita a Pertosa, il cadavere abbandonato scalzo lungo la strada, uccisa per strangolamento da ignoti. L’unica persona sospettata (il fratellastro), ma mai indagata, è deceduta qualche mese dopo e non ci sono notizie di sviluppi delle indagini. Un giallo per un omicidio efferato che ha sconvolto la piccola comunità di Pertosa. Ripercorrendo l’anno di cronaca occorre però dirottarsi a inizio dello scorso anno con una notizia attesa da tempo: il ritrovamento del piccolo Francesco Solimo sulle Ande in Venezuela. Ed è lì che il padre lo ha potuto riabbracciare dopo anni di ricerche e battaglie legali con la ex moglie. In Sud America era stato portato, infatti, dalla mamma accusata di sottrazione di minore all’estero. Il piccolo Francesco ora è a Sant’Arsenio. Fondamentale in questo senso il lavoro dell’avvocato Enrico D’Amato. Nel corso del 2016, poi, purtroppo non sono mancate le tragedia sulla strada, troppi giovani e meno giovani che purtroppo hanno perso la vita per incidenti in auto (in un caso, a Polla, anche con un pirata della strada che dopo aver provocato un incidente mortale era andato a cena al ristorante senza prestare soccorso). Per quanto riguarda invece le inchieste che hanno colpito il nostro comprensorio bisogna annoverare due indagini che pur se partite da fuori regione hanno riguardato il Vallo di Diano. Sono ovviamente due inchieste distinte e che nulla hanno a che fare tra loro. Quattro persone sono state arrestate nel Vallo per una operazione anti Ndrangheta partita da Paola in Calabria per spaccio ed estorsione (accuse a vario titolo). In questo senso occorre ricordare anche l’allarme lanciato dal procuratore nazionale Antimafia Roberti. “Senza Tribunale di Sala Consilina aumenta il rischio Ndrangheta nel Vallo di Diano”. Altra indagine partita da un’altra regione ha riguardato elementi valdianesi. Si tratta dell’indagine avviata da Potenza sul petrolio: una ditta e quattro persone del nostro territorio sono all’interno dell’inchiesta che riguarda smaltimento illecito di rifiuti e dubbi su appalti. Da annoverare poi un’altra morte sospetta nel reparto di Psichiatria di Sant’Arsenio (poi chiuso per altri motivi) e l’inchiesta aperta dai carabinieri con 4 medici e 12 infermieri del reparto indagati (per il decesso di Carlo Vitolo). Tra le operazioni dei carabinieri della Compagnia di Sala Consilina (da ricordare il cambio alla guida tra il capitano Emanuele Corda e il tenente Davide Acquaviva) tre arresti di corrieri della droga con decine di chili di droga lungo la Salerno-Reggio Calabria. Da ricordare invece dal punto di vista processuale la conferma della pena a 10 anni e 4 mesi di Gianni Paciello per la strage di Sassano. E infine – tra le immagini più spettacolari dell’anno – il pullman che ha “sfrenato” a Sala Consilina attraverso un intero piazzale e la strada senza nessuno alla guida. Solo la fortuna ha evitato una tragedia.