Fondi persi, il direttivo di Voci dal Sud: “Ecco perché è saltato il nostro Festival”. Appello a Matera

“L’appuntamento invernale con il Festival “Voci dal Sud”, finanziato dalla Regione Campania e in programma a Sant’Arsenio (Salerno), con artisti di livello nazionale – tra i quali Violante Placido, Bunna (Africa United), Enriquez (Bandabardot), Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), Godano (Marlene Kuntz), Salmo e Nobraino – aveva un cartellone già definito e un’organizzazione strutturata: tutte le date erano pienamente confermate, e la manifestazione si sarebbe quindi svolta regolarmente se il Comune di Sant’Arsenio non fosse stato commissariato all’inizio di dicembre per le dimissioni di alcuni consiglieri. Fermando così l’iter burocratico – necessario e imprescindibile – per portare avanti un evento che, come previsto dal bando regionale, doveva prevedere obbligatoriamente la collaborazione dell’amministrazione comunale”.

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È quanto spiegano, in un comunicato, gli organizzatori del festival “Voci dal Sud”, precisando quindi che tutto ciò che riguardava l’organizzazione degli eventi era già stata completata, e la macchina era “funzionante e pronta a partire” già da tempo. “Il Festival Voci dal Sud -continuano gli organizzatori- è un evento strutturato e con una lunga tradizione (la prima edizione si svolse nel 2005, quindi11 anni or sono) e quindi i meccanismi che consentono a questa rassegna arrivare sui palcoscenici prima, e sui media regionali e nazionali poi, sono perfettamente rodati: non è possibile trovare una soluzione alternativa ai problemi di natura politica che hanno colpito l’amministrazione comunale, e quindi non si può far altro che prendere quindi atto -con profondo rammarico – dell’impossibilità di mettere in campo la tappa invernale di Voci dal Sud”. Gli organizzatori di Voci dal Sud evidenziano che tali problemi, non imputabili alla loro responsabilità, nonostante le rassicurazioni e gli atti formali degli uffici e del Consiglio Comunale, hanno portato ad annullare il festival, privando il pubblico campano di una rassegna di qualità e di forte richiamo, per altro già annunciata alla stampa e sui social network. “A questo si aggiunge -continuano gli organizzatori- forse il rammarico maggiore, il danno per l’economica locale del Vallo di Diano: gran parte dei finanziamenti sarebbero andati alle strutture ricettive e agli operatori del settore. Un festival richiede infatti strutture, palchi, service, trasporti, vitto e alloggio, tanto per citare alcune voci, tutti soldi che sarebbero rimasti nel Vallo di Diano.  Non era un appuntamento “sulla carta” ma un evento già pronto a partire, quindi: ora sulla carta ci rimane, per cause non riconducibili a coloro i quali l’hanno messo in piedi, con l’augurio che questa spiacevole pagina possa chiudersi, ritornando così al lavoro per il tradizionale appuntamento estivo di Voci dal Sud”. Infine dal direttivo ribadiscono che il festival Voci dal Sud, al pari di Luci della Ribalta e altre iniziative analoghe, rappresenta una grande opportunità per la promozione turistica del Vallo di Diano. E concludono con un appello rivolto all’Assessore Regionale al Turismo Corrado Matera: “Rivolgiamo un appello pubblico all’assessore Matera per consentire, prorogando i termini di chiusura delle attività, di realizzare i festival meritevoli come Voci dal Sud entro la prossima estate, così da non disperdere finanziamenti ed ottenere insieme quei risultati per i quali tanto lavoro è stato profuso”.

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