Pesca selvaggia nel Cilento, l’allarme dei pescatori locali arriva a Bruxelles

Nelle acque del Cilento la pesca selvaggia con le cosiddette “volanti a monobarca” sta creando non pochi problemi ai piccoli pescatori locali con conseguenze  notevoli sull’economia del posto e sull’ecosistema marino. Il rischio di questo tipo di pesca, denunciano da tempo i pescatori locali, è che venga pregiudicata “una prospettiva positiva di pesca futura e di reddito sufficiente” perché inciderebbe “seriamente e gravemente” sugli stock ittici dell’area “in una stagione difficile e in un periodo in cui i pescatori locali possono sperare in una buona vendita del proprio pescato”. I pescatori seriamente preoccupati hanno lanciato l’allarme già a fine 2016 con una petizione inviata ai sindaci dei Comuni costieri del Cilento, al presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, al presidente della Regione Vincenzo De Luca e al Ministero dell’Ambiente. L’allarme raccolto e rilanciato da Giuseppe Tarallo, ex Sindaco di Montecorice ed ex presidente del Parco, ha raggiunto anche Tommaso Pellegrino, Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo Di Diano e Alburni, che ha incontrato i pescatori promettendo “un consiglio direttivo monotematico del Parco, da tenersi salvo imprevisti il 4 Febbraio, proprio su questa vicenda”. “Scriveremo al Ministero – ha dichiarato Tommaso Pellegrino – per chiedere certezze e la messa al bando di quella imbarcazione, nel pieno rispetto delle norme dell’Unione Europea emanate da Bruxelles”. Intanto ai pescatori e alle istituzioni locali arriva il sostegno da Federpesca e dal parlamentare Roberto Fico: “Il grido d’allarme – scrive il deputato sulla sua pagina Facebook – dei piccoli pescatori del Cilento non può restare inascoltato. Massima attenzione sul tema. Occorre fare il possibile per tutelare l’economia locale che si è sviluppata attorno alla filiera produttiva della pesca e al lavoro dei piccoli pescatori del Cilento”. Il caso verrà portato anche nel Parlamento Europeo grazie all’interessamento dell’euro deputato del PD, Nicola Caputo, intenzionato ad attivare “tutte le procedure possibili per mettere fine a questa pratica lesiva dell’ecosistema e del lavoro dei tantissimi operatori locali”.

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