Un unico “marchio” per i siti di Velia,della Certosa di Padula e di Paestum. La proposta del sindaco di Ascea

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“L’autonomia per il Parco Archeologico di Velia e la gestione e l’organizzazione unificata dei siti  di Elea-Velia, di Paestum e della Certosa di Padula affinché una struttura amministrativa unitaria ed una gestione integrata possa da un lato ottimizzare le risorse e dall’altro estendere le attività di promozione e valorizzazione ad un contesto paesaggistico e culturale più ampio”.

sindaco d'angilillo E’ la proposta del Comune di Ascea al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali contenuta in documento approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Ascea che porta la firma del sindaco di Ascea  Pietro D’Angiolillo e del consigliere comunale con delega alla Cultura, Vincenzo Pizza. Nel documento si chiede al Presidente del Consiglio e al Ministro dei Beni Culturali  di  “adottare ogni provvedimento di propria competenza affinché il sito Archeologico di Elea – Velia ed il sito della Certosa di Padula vengano equiparati, da un punto di vista gestionale ed organizzativo, al Parco Archeologico di Paestum, il tutto prevedendo una gestione integrata ed unitaria dei tre siti”. Una proposta che nasce dal tentativo di evitare che la gestione di Velia possa essere assegnata al Polo Museale Regionale.  D’Angiolillo propone che  Paestum, Velia e  Certosa di San Lorenzo a Padula vengano “equiparati” con un unico “marchio” per incentivare l’attrattività turistica e culturale del Cilento e del Vallo di Diano. Questo, però, sarebbe possibile farlo solo se verrà messo in atto quanto chiesto nel documento del consiglio comunale di Ascea, ossia l’equiparazione dei siti di Padula e Velia, da un punto di vista gestionale e organizzativo, al Parco Archeologico di Paestum.

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