Terrore a Buccino. Ladri armati in casa scoperti, famiglia minacciata con una pistola: il terribile racconto e le immagini

Momenti di terrore a Buccino, per quello che era iniziato come un tentativo di furto ma che si è poi trasformato in qualcosa di peggio, con i malviventi scoperti dai residenti, e che invece di darsi alla fuga hanno minacciato i malcapitati con una pistola continuando imperterriti nel loro intento.

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Alla fine l’intervento provvidenziale dei Carabinieri ha messo in fuga i malviventi. Tutto è cominciato con il tentativo di furto con scasso ai danni di un conosciuto e stimato gestore di un supermercato di Buccino. Ignoti, nel tardo pomeriggio di sabato, si sono introdotti nell’abitazione del signor. G. D., sovrastante la sua attività commerciale, in rione San Vito. Erano da poco passate le 18 e la signora M., moglie del gestore, era in casa, al piano superiore del loro supermercato, per le solite faccende domestiche, nonché per l’assistenza ad un’anziana congiunta allettata. Ad un certo punto la signora ha deciso di scendere al piano di sotto, per dare il solito ausilio giornaliero al figlio e alla nuora.

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Dopo qualche minuto alcuni colpi sordi e poderosi, provenienti dal piano di sopra, hanno attirato l’attenzione della signora M. e degli altri familiari. Pensando che si potesse trattare di un infisso, lasciato aperto, e sbattuto dal vento, hanno deciso di salire al piano di sopra per verificare di persona il motivo di quell’insistente frastuono. Ma a metà della scalinata esterna che porta al piano di sopra, la signora M. si è travata davanti una pistola puntata addosso. Ad impugnarla un uomo con il viso coperto da un passamontagna, che lasciava visibili solo la bocca e gli occhi, e che ha intimato a lei, al figlio e alla nuora poco più sotto, di ritornare immediatamente al piano di sotto, quindi dentro al supermercato, gridando che “che era meglio per loro”. Terrorizzati la signora e i suoi familiari sono rientrati nell’attività commerciale.

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La nuora si è chiusa in bagno e, grazie al telefonino cellulare, è riuscita ad allertare le forze dell’ordine. I momenti di terrore a Buccino, uniti a sensazione di impotenza, si sono protratti per alcuni interminabili minuti. Intanto i rumori, sempre più forti, facevano capire che i malviventi non avevano affatto rinunciato al colpo, e che il tentativo di forzare la cassaforte era ancora in corso. Dopo una decina di minuti sul posto è arrivata una pattuglia di Carabinieri in servizio a San Gregorio Magno e, poco dopo, il Maresciallo Angelo Solimene della Stazione CC di Buccino. L’arrivo dei militari dell’arma ha finalmente indotto alla fuga i malviventi, che tuttavia hanno fatto in tempo a dileguarsi velocemente. Alle vittime residenti e ai Militari dell’Arma si è presentato uno sconquasso incredibile: la cassaforte in camera da letto, occultata da un quadro, era stata divelta. Il muro sfondato, e un mare di calcinacci era disseminato dappertutto. La refurtiva, il cui valore resta ancora da quantificare, è relativa soprattutto a monili d’oro di famiglia. I malviventi erano riusciti a forzare la cassaforte, ma sono stati costretti ad una fuga precipitosa dall’arrivo dei Carabinieri e hanno dovuto abbandonare parte del bottino che stavano razziando. Rubata anche una pistola, che era regolarmente detenuta e custodita nella stessa cassaforte. Sul luogo è stato rinvenuto anche un pesante martello, sequestrato dai Carabinieri per i rilievi ulteriori del caso. Per camuffare la loro introduzione nella casa, i malviventi avevano anche smontato un lampione dell’illuminazione situato sul terrazzo, svitando la lampadina che si sarebbe accesa con un interruttore crepuscolare. Dalle prima indagini si è capito che i ladri hanno utilizzato il retro della struttura per accedere all’interno e per la fuga: la rete di recinzione, in prossimità di una strada dietro l’abitazione, è stata deformata vistosamente. Comprensibile lo sconcerto e lo shock da parte delle vittime: la vicenda si è consumata in un orario in cui la signora M., o altri familiari, potevano trovarsi in casa. Dunque i malviventi hanno agito con estrema sfrontatezza, incuranti delle possibili conseguenze. Resta un fortissimo amaro in bocca per questo. Il tutto si aggiunge ad un contesto che sta vedendo crescere in questo periodo non solo il terrore a Buccino ma anche in comuni limitrofi. Più o meno allo stesso orario di sabato un altro furto è avvenuto in Località Pianelle di Buccino, e altri sono stati segnalati in altri comuni del circondario. Anche se i Carabinieri operano con professionalità e dovizia, il numero dei militari dell’arma è sottodimensionato rispetto alle esigenze: uomini e mezzi non sono più sufficienti per le esigenze di prevenzione e lotta a questo tipo di criminalità. La notizia di quanto avvenuto a Buccino si è già diffusa velocemente, e da quello che si percepisce la popolazione chiede un impegno maggiore da parte dello Stato nei territori interni. Le comunità di questa area si sentono abbandonate dallo Stato anche per la sicurezza, al di là di altri fattori che determinano la “qualità della vita” in termini di servizi. Insomma il terrore a Buccino e dintorni non si conclude con questo episodio, ma continua. Amaro il commento di un commerciate locale che sottolinea una triste realtà: “Per lo stato sprecone siamo mucche e pecore da mungere, ma un buon pastore ha sempre dei buoni cani per proteggere la mandria o il gregge. Lo Stato è assente. Per questi delinquenti c’è una giustizia lenta e inefficace e non c’è certezza della pena, oltre all’impossibilità di difendersi direttamente, visto che si rischia l’imputazione di omicidio per eccesso di legittima difesa”.

Quintino Di Vona

Una risposta

  1. Vincenzo ha detto:

    L’Italia ? Che paese di MERDA….

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