Solidarietà, da Teggiano a Visso con San Cono nel cuore: i segni che restano e le testimonianze da Visso

Da Teggiano a Visso con San Cono nel cuore: missione compiuta per il comitato “Emergenza Centro Italia- Vallo di Diano Tanagro”, con i 4 TIR carichi di fieno e mangime che sono giunti ieri a Visso, dove hanno scaricato il “raccolto” della solidarietà effettuato nei giorni grazie alla mobilitazione dei cittadini ed in particolare degli allevatori e degli agricoltori del Vallo di Diano e del Cilento.

 

Gruppo Alunni Caselle

Il gruppo partito dal Vallo di Diano è stato accompagnato a destinazione da una maxi-immagine di San Cono posta sull’ultimo dei TIR, e al viaggio hanno preso parte anche alcuni degli agricoltori che hanno contribuito all’iniziativa. In due momenti diversi sono stati scaricati complessivamente sei autoarticolati carichi di rotoli di fieno. Anche questa volta gli allevatori di Visso hanno voluto testimoniare la loro gratitudine per l’iniziativa, mentre il sindaco Giuliano Pazzaglini ha fatto il punto della situazione che resta di forte emergenza (GUARDA IL NOSTRO VIDEO SERVIZIO).

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Ma cosa resta alla fine di questa iniziativa voluta fortissimamente da Antonio Mea, Luigi Morello, Cono Tropiano e Vitantonio Cobucci (supportati dal giornalista Geppino D’Amico)? A rispondere a nome del Comitato “Emergenza Centro Italia – Vallo di Diano” è il giornalista Geppino D’Amico, anche lui appena rientrato da Visso.

geppino d'amico

“Cosa resta di questa iniziativa? Restano tanti segni e tutti importanti:

-Resta il grande cuore di Antonio Mea, Luigi Morello, Cono Tropiano e Vitantonio Cobucci che hanno voluto, ideato e portato a termine l’iniziativa “Un rotolo di fieno per Visso”;

-Resta la sensibilità dei ragazzi delle Scuole Elementari di San Marco, Pantano e Prato Perillo di Teggiano e di Caselle in Pittari che con la loro paghetta hanno voluto acquistare e donare alcuni rotoli di fieno;

-Resta lo spirito di collaborazione degli agricoltori di Teggiano e di alcuni paesi limitrofi (Padula, San Rufo, Sassano, San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio, Piaggine e Caselle in Pittari): sono stati tanti da rendere impossibile qualsiasi singola citazione;

-Resta l’attenzione di migliaia di followers che attraverso i social hanno apprezzato e sostenuto l’iniziativa, dimostrando che i social non sono soltanto una bacheca virtuale su cui sfogarsi ma possono essere utili se usati in modo corretto (basti pensare al ruolo svolto nelle ore immediatamente successive al terremoto);

-Resta il contributo economico offerto spontaneamente da Enzo Di Sarli, teggianese che vive e lavora a Milano, da Cardinale Group e da Gallo Autotrasporti che, sia pure con modalità diverse, si sono fatti carico delle spese per il trasporto del fieno da Teggiano a Visso;

-Resta la collaborazione offerta dagli organi di informazione: un grazie particolare il Comitato desidera rivolgerlo a Radio Alfa, Italia 2 TV, Uno Tv, a Kosmos Tv ed ai giornali Il Mattino, La Città e Unico Settimanale.

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-Ultimo segno che resta, ultimo ma non ultimo, la devozione di Teggiano per il suo Santo patrono: laddove va un Teggianese, dove vive un Teggianese, c’è San Cono, il Santo che ha sempre protetto la sua città, Teggiano, dai terremoti. E’ una devozione secolare che è partita oltre mille anni fa da Teggiano e dall’Abbazia di Santa Maria di Cadossa per irradiarsi nel corso dei secoli in molti paesi del mondo, Americhe comprese. Ovunque c’è un teggianese c’è una immagine o una statua di San Cono. E la stessa cosa è avvenuta a Visso: la sacra immagine ci ha accompagnato anche stavolta unitamente ad una statuina messa a disposizione dal Comitato San Cono e donata al sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini perché possa essere collocata in un’apposita edicola”.

Geppino D’Amico

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