Soget “irregolare”: scoperta una omessa dichiarazione per partecipare al bando del Comune di Polla

C’è una dichiarazione presumibilmente mendace da parte della Soget che potrebbe far cadere il contratto con il Comune di Polla. La scoperta è di un avvocato che sta seguendo le varie pratiche della Soget in merito ricorsi presentati in questi mesi a Polla. La Soget, società che si occupa di riscossione delle imposte, per partecipare al bando del Comune di Polla ha omesso una dichiarazione sul proprio passato “lavorativo”.

Una omissione che stando a varie sentenze del Consiglio di Stato dovrebbe avere come conseguenza lo scioglimento del contratto con il Comune di Polla. Ma andiamo per ordine.

Nel luglio del 2016 l’Ufficio Centrale di Committenza dei Comuni di Atena Lucana, Polla e Auletta ha reso pubblico il bando in questione, aggiudicato dalla Soget. Nella dichiarazione di partecipazione viene chiesto se la società rispetti anche l’articolo 38 del Codice specifico: ovvero di non aver commesso, seconda motivata valutazione della stazione appaltante, grave negligenza o malafede nell’esecuzione delle prestazioni affidate da chi bandisce la gara. Ovvero se con altri enti è sempre filato tutto liscio. Chi partecipa al bando può anche affermare di non rispondere ai requisiti dell’articolo in questione e la stazione appaltante può, in seguito, dare peso o meno al particolare. La Soget – stando a quanto scoperto dall’avvocato – però dichiara di essere in regola. E il Comune di Polla consultando solo i dati dell’Anac accerta che la dichiarazione, in quel momento, è veritiera.

Nel settembre del 2016 il Comune di Eboli avvia però sempre attraverso l’Anac un iter di accertamenti sempre nei confronti della Soget. E l’autorità anticorruzione nazionale rivela che nell’ottobre del 2013 la Soget ha perso i requisiti dell’articolo 38 per gravi inadempienze commesse nel contratto con il Comune di Orria. “La circostanza indicata – si legge sui documenti dell’Anac – risulta essere ignorata da molteplici amministrazioni. I fatti in questione non risultavano annotati nel casellario informatico dell’Anac (quello consultato dal Comune di Polla – ndr) ma erano facilmente rinvenibili”. L’Anac inoltre scrive ancora al Comune di Eboli che è “obbligo” del partecipante a una pubblica  gara di mettere a conoscenza la stazione appaltante delle vicende pregresse”.

Di questa situazione, tramite una lettera dell’avvocato, viene messo a conoscenza il Comune di Polla. Nella missiva il legale chiede di risolvere – per questa omessa dichiarazione – il rapporto contrattuale “illegalmente” instaurato con la Soget. A questa lettera l’Amministrazione Giuliano risponde sottolineando tra l’altro che dopo colloqui con la Soget, sono state illustrate dalla società delle sentenze del Tar che sconfessavano la soluzione della risoluzione del contratto. Ma per confutare questa tesi ecco spuntare alcune sentenze del Consiglio di Stato su casi simili. “La violazione dell’obbligo di dichiarazione discendente dalla legge non risulta emendabile con il soccorso istruttorio ma conduce all’esclusione dalla gara e dunque alla risoluzione del rapporto contrattuale per annullamento in autotutela dell’aggiudicazione”.

Insomma la questione Soget diventa sempre più spinosa.

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