Lo straordinario Carnevale ecologista di Satriano, dalla montagna invasione di 131 Rumita: VIDEO E FOTO
È un Carnevale davvero particolare quello di Satriano di Lucania, piccolo comune di 2400 abitanti in provincia di Potenza e non lontano dal Vallo di Diano. È tornata anche quest’anno, infatti, una tradizione suggestiva e secolare che vede nel Rumita la sua maschera principale.
Il nome Rumita deriva da “eremita”, e la maschera rappresenta un uomo completamente ricoperto di edera e vegetazione. Come mostrato nel suggestivo video amatoriale realizzato da Michele Tropiano e le splendide fotografie di Federica Massaro, l’ultima domenica prima del martedì grasso (quest’anno il 26 febbraio), i “Rumita” escono dal bosco e girano tra le strade del paese, bussando alle porte delle case.
Portano un buon auspicio per la primavera che sta arrivando, e in cambio ricevono doni. “Il Rumita -spiega Michele Tropiano- è un uomo vegetale, albero vagante, maschera silente che l’ultima domenica prima del martedì grasso gira tra le strade del paese strusciando il fruscio (un bastone con all’apice un ramo di pungitopo) sulle porte delle case: è il suo modo di bussare.
Chi riceve la visita del Rumita rispetta il suo silenzio, e in cambio di un buon auspicio dona qualcosa (fino a qualche anno fa generi alimentari, adesso pochi spiccioli). Nel corso dei decenni – racconta il 38enne di Grumento Nova con la passione e l’hobby per le fotografie ed i video naturalistici- le interpretazioni che le varie generazioni hanno dato a questa figura misteriosa sono cambiate.
I giovani satrianesi hanno intenzione di utilizzare il Rumita per lanciare un messaggio ecologista universale che è un rovesciamento dei valori, una rivoluzione copernicana: ristabilire un rapporto antico con la Terra per rispettare gli uomini e le donne che la abiteranno in futuro”.