Maxi operazione dei Carabinieri, 33 arresti nel salernitano. Tra le accuse: estorsione, traffico di stupefacenti con l’aggravante del “metodo mafioso”

WhatsApp Image 2017-03-24 at 11.29.29 (1)Nelle prime ore della mattina, a Mercato San Severino, Roccapiemonte, Baronissi, Castel San Giorgio, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Scafati  e in alcuni comuni della provincia di Napoli, i Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno, con il supporto del Nucleo Cinofili di Sarno e del 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano Faiano , hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare – emessa dal GIP del Tribunale di Salerno, su richiesta di questa Procura della Repubblica – nei confronti di 33 indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di “associazione di tipo mafioso”, “associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti”, “detenzione e porto illegale di armi e munizioni” e una molteplicità di c.d. “reati-fine” (prevalentemente estorsioni) con l’aggravante del “metodo mafioso”. Contestualmente, sono stati eseguiti 8 decreti di perquisizione locale nei confronti di altrettante persone indagate, a vario titolo, per gli stessi reati.  I provvedimenti scaturiscono da una complessa indagine avviata nel settembre del 2014 e condotta dal Nucleo Investigativo del citato Comando Provinciale e dalla Compagnia di Mercato San Severino, che ha portato a cristallizzare gli assetti della criminalità organizzata nell’area a nord della provincia salernitana, accertando l’esistenza e l’operatività di un sodalizio criminale armato di nuova formazione, con base operativa nei comuni della Valle dell’Irno, promosso, organizzato e capeggiato da due soggetti già contigui al clan camorristico “FEZZA-D’AURIA PETROSINO” di Pagani, dedito principalmente alle estorsioni e al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.In particolare le indagini hanno permesso di scoprire che gli indagati si erano resi protagonisti di plurime richieste estorsive e atti intimidatori con finalità estorsive ai danni di commercianti e e imprenditori della zona. Inoltre le indagini hanno scoperto anche la gestione delle “piazze” di spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, quattro aggressioni violente di cui una con esplosione di colpi d’arma da fuoco e la disponibilità, agli indagati, di diverse armi.

I Carabinieri inoltre hanno arrestato anche un appartenente al sodalizio colpito da altro provvedimento restrittivo e sfuggito alla cattura nel 2014.

 

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