Il comune di Atena Lucana diffida l’Agenzia del Demanio per il mancato trasferimento di beni: una battaglia legale lunga 26 anni

Il comune di Atena Lucana diffida l’Agenzia del Demanio- Direzione Generale della Campania. Una decisione che scaturisce, secondo quanto di evince da una deliba di giunta comunale, dal ritardo dei trasferimenti di beni di proprietà dello Stato al Comune di Atena Lucana. Una vicenda non semplice, per i non addetti ai lavori. Nell’ambito del Federalismo Demaniale, l’amministrazione di Atena, avendone facoltà di legge, aveva nel 2013, formulato un’istanza di acquisizione a titolo gratuito dall’Agenzia del Demanio di beni di proprietà statale. Lo stesso demanio aveva individuato nel comune di Atena Lucana 19 beni, che ad eccezione di quello che faceva riferimento all’area di sedime dell’ex casello di bonifica alla località Conocchia, riguardano tutti la ex sede ferroviaria della linea Atena Scalo-Marsico Nuovo, comprensivi di linea, impianti e fabbricati.  L’istanza avanzata dal comune, che all’epoca era guidato dal sindaco Sergio Annunziata aveva avuto parere favorevole dallo stesso Demanio. Espletati alcune pratiche sia di natura amministrativa che di natura tecnica il comune di Atena era in attesa del trasferimento ufficiale, che sarebbe dovuto avvenire in 90 giorni, delle proprietà statali che sarebbe diventate del comune di Atena Lucana e sulle quali lo stesso ente aveva già messo ipotizzato dei progetti importanti per il paese. Ebbene il contenzioso nasce, perché secondo quanto riportato ancora dalla delibera di giunta, pochè il 4 dicembre del 2015 “con provvedimenti del Direttore Generale dell’Agenzia del Demanio-Direzione Regionale Campania, venivano trasferiti 11 beni sui 19 richiesti, che sarebbero stati consegnati, previa redazione di appositi verbali, al comune di Atena Lucana”. “Gli 11 provvedimenti di trasferimento sono stati registrati all’Agenzia delle Entrate-Ufficio Territoriale di Sala Consilina, in data 23-12-2015 e volturati all’Agenzia delle Entrate-Ufficio Provinciale di Salerno-Territorio-Servizio Pubblicità Immobiliare in data 26-02-2016, ma nono stati ufficialmente trasferiti”. Un mancato trasferimento considerato dal comune attualmente guidato da Pasquale Iuzzolino, che non consente “ad oltre 16 mesi dal trasferimento al Comune di Atena Lucana di poter accedere e quindi utilizzare tali beni ed impedisce, altresì, l’adozione di programmi di valorizzazione e alienazione degli stessi beni”. Nella delibera il Comune denuncia quindi “un danno economico di questo mancato utilizzo di immobili quantificato in oltre circa 865 mila euro”. Il comune quindi ha dato incarico all’avvocato Nicola Senatore di richiedere un risarcimento danni all’Agenzia del Demanio- Direzione Generale della Campania pari al danno economico arrecato per il mancato trasferimento dei beni”.

Si tratta di una vicenda che ha anche dei risvolti giudiziari importanti: il Comune di Atena Lucana aveva presentato un ricorso in Cassazione contro la sentenza che lo condannava al  pagamento di 840mila euro a favore del Ministero delle Finanze per il risarcimento danni ed il mancato pagamento delle indennità di occupazione di due aree dell’ex demanio ferroviario che erano state occupate nel 1981, a seguito di un decreto sindacale, per realizzare alloggi prefabbricati per i cittadini rimasti senza abitazione dopo il sisma del 1980. 

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