Uniti per salvare l’ospedale di Roccadaspide: il comitato propone un piano alternativo al ridimensionamento

“Il diritto alla salute è un diritto costituzionalmente garantito: lo dobbiamo difendere tutti insieme”, questo l’auspicio di tutti i Comitati civici che hanno partecipato all’incontro a Capaccio Scalo. Il Comitato civico comprensoriale “Salviamo l’Ospedale di Roccadaspide e della Valle del Calore” ha organizzato una incontro divulgativo dal titolo “Il diritto alla salute, diritto costituzionalmente garantito: difendiamolo insieme”.

All’incontro hanno partecipato altri comitati delle aree disagiate in difesa dei piccoli ospedali della provincia e delle isole. Presenti i rappresentanti di Eboli, Rolando Scotillo, Agropoli, Giovanni Basile, Procida, Tommaso Strudel; in collegamento skype ha voluto “essere presente” anche Emauela Cioni, presidente del Cisadep, il consorzio nazionale dei comitati in difesa della salute in zone disagiate e montane. L’incontro è stato voluto per favorire una sinergia tra i vari comitati, è stato moderato dalla giornalista Katiuscia Stio. I Comitati hanno sottolineato come sia importante lottare insieme per partire soprattutto dalla rete ospedaliera dell’emergenza. L’esigenza di organizzare un incontro pubblico sulla sanità è sorta in seguito ai recenti provvedimenti del Governo Centrale e del Commissario di Governo presso la Regione Campania per il rientro del disavanzo sanitario (Decreto Commissariale n. 33/2016 del 22/05/2016) nonché del successivo Atto Aziendale dell’ASL di Salerno sul ridimensionamento dell’ospedale di Roccadaspide. Il Comitato crede che si sia delineato un disegno politico ben preciso: “ridimensionare l’Ospedale di Roccadaspide, ed in definitiva, far morire la Valle del Calore. Mentre si continua a perseguire questo obiettivo, il cinismo della politica vuole fuorviare, ingannare con le varie fughe di responsabilità”.

Da Napoli sono venuti i rappresentanti di Medicina Democratica, Federconsumatori, Comitato sanità Campania-Rete per il diritto alla Salute, Carlo Spirito, Rino Bassano, Paolo Fierro, per denunciare la gravità della situazione generale di una sanità regionale agli ultimi posti per LEA, mortalità evitabile, costi e qualità dei servizi. “Questa Sanità che rischia di crollare sotto i colpi dei continui scandali richiede uno scatto generale di mobilitazione che non può rimanere separata in due filoni paralleli, tra zona metropolitana e province, ma deve confluire in un unico movimento che imponga alla politica il rispetto dei bisogni della popolazione”. La portavoce del Comitato di Roccadaspide, Giuseppina Di Stasi, ha infatti chiesto che “non ci siano cittadini di serie A e di serie B. La salute è un diritto costituzionale e va difeso strenuamente, innanzitutto per rispetto al principio di rappresentanza: non può essere oggetto di contrattazione. La sanità deve essere depoliticizzata. Non si può lesinare l’emergenza”.

Il dottor Tommaso Strudel, del Comitato di Procida, ha poi spiegato come il piano ospedaliero regionale sia carente proprio per quanto concerne l’emergenza sanitaria, soffermandosi in particolare sul ruolo dell’ospedale di comunità. L’occasione ha consentito al Comitato Salviamo l’Ospedale di Roccadaspide di presentare la proposta tecnica di rimodulazione del nosocomio salernitano che ha elaborato, già presentato in Regione Campania e agli amministratori locali, piano “che garantirebbe il rispetto della spesa pubblica e una assistenza dignitosa per i cittadini del comprensorio territoriale Alburni-Calore. La convinzione di tutti, sollecitazione giunta anche dagli interventi delle associazioni convenute, è che bisogna restare uniti ed alzare il livello della protesta fino a proporsi come referenti per un eventuale tavolo tecnico col futuro commissario regionale alla Sanità o presso il Ministero della Salute”.

 

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