Caso scuole a Polla. Lavori di miglioramento nell’ex Distretto per ospitare gli alunni. La protesta di una delle ditte “bocciate”

Tiene ancora banco, a Polla, la questione del trasferimento degli alunni delle scuole medie dall’attuale edificio in un’altra struttura per effettuare i lavori di ristrutturazione della “De Amicis” di via Campi. Il trasferimento è stato individuato – come previsto nel progetto della ditta Grandino che effettuerà i lavori – nella struttura dell’ex Distretto sanitario e questo ha provocato numerose polemiche e preoccupazioni sia dai genitori che da politici di opposizione di Polla (Fortunato D’Arista) che, infine, dalla Scuola stessa. Il dirigente scolastico, infatti, ha chiesto una serie di interventi nella struttura per poter ospitare gli alunni. Tra questi lavori anche l’allestimento di ulteriori due bagni. Per garantire la sicurezza degli alunni, invece, il sindaco Rocco Giuliano sta disponendo un piano sicurezza per la viabilità. Ma resta la preoccupazione da parte di alcuni genitori per la presenza della Ss19 a pochi metri dalla struttura.

Intanto continuano anche le polemiche da parte delle ditte che hanno partecipato al bando. Polemiche che si riferiscono al bando stesso. Sono cinque le aziende e tra assegnazioni e problemi vari hanno tutti presentato ricorso. Tanto è dimostrato dal fatto che la ditta “Grandino”, che effettuerà i lavori, è arrivata quarta nel bando, ma dopo i ricorsi e in seguito alla sentenza del Tar che ha bocciato le tre ditte che l’hanno preceduta, ha ottenuto i lavori. Sul caso è voluta intervenire anche la Cosmar, ditta giunta terza che punta il dito contro il Comune di Polla. “Avevamo proposto come edificio alternativo l’installazione di alcuni prefabbricati di ultima generazione da installare nell’area dell’ex Commerciale (sempre in via Campi). Il Comune – accusa il proprietario – è stato nebuloso sul fatto che l’area fosse di sua proprietà e questo ha provocato un danno al nostro progetto che invece rispondeva a tutti i canoni previsti. La nostra battaglia legale però continua”.

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