La Pasqua a Camerino dei Vigili del Fuoco salernitani: lacrime di gioia, “rinasce” la chiesa di San Macario

Grazie ai Vigili del Fuoco salernitani la campana di San Macario è tornata a suonare nel giorno di Pasquetta a Camerino, regalando un momento di grande emozione alla comunità locale, duramente provata dal sisma.
I rintocchi della campana hanno fatto da corollario alla “rinascita”, intesa come riapertura al culto, della Chiesa dedicata a San Macario sita in Contrada Strada.
A compiere questa vera e propria “impresa” frutto di professionalità, dedizione e lavoro, la Squadra NIS (Nucleo Intervento Speciale) di Salerno dei Vigili del Fuoco, partita per il centro Italia e per le zone colpite dal terremoto lo scorso 11 aprile e rientrata martedì18. In tutto 9 i Caschi Rossi salernitani coinvolti nell’operazione, tra i quali due caposquadra.
A rappresentare il Vallo di Diano c’era il padulese Raffaele Trezza, del Distaccamento di Sala Consilina.
“La nostra Colonna Mobile -racconta Raffaele- era specializzata in puntellamenti e messa in sicurezza di fabbricati non solo a terra ma anche in quota, ed integrava un Nucleo Speciale per interventi in quota SAF (Speleo Alpino Fluviale)”.
La squadra salernitana, dotata di tre automezzi dei quali due carichi di attrezzature, una volta giunta a Macerata è stata assegnata al comune di Camerino ed in particolare ad un cantiere sito in Contrada Strada, relativo alla chiesetta intitolata a San Macario. “L’intervento -spiega Raffaele Trezza- prevedeva la messa in sicurezza della chiesa, fondamentale punto di riferimento della comunità locale, rimasta seriamente danneggiata dal sisma e ridotta in una situazione di non agibilità”.
Il compito assegnato ai Vigili del Fuoco salernitani è stato proprio quello di predisporre le opere necessarie alla provvisoria riapertura al culto della struttura, in attesa di interventi definitivi. “Il nostro arrivo -continua Raffaele- non è certo passato inosservato alla comunità di contrada Strada, un’area agricola nella quale oltre agli abituali residenti in questo periodo sono ospitati, in camper e prefabbricati, anche diversi cittadini che a causa del terremoto hanno perso le loro case in paesi limitrofi. Siamo stati accolti con cortesia, ma anche con qualche perplessità per delicato il tipo di intervento che si apprestavamo ad effettuare sulla chiesa di San Macario, alla quale la comunità locale è legatissima”. Dopo un primo sopralluogo effettuato con tecnici e funzionari, i caschi rossi salernitani si sono messi immediatamente al lavoro, intraprendendo l’opera di ripristino e consolidamento. Nei quattro giorni successivi il lavoro è proseguito a ritmi intensissimi, e con il passare del tempo e con i progressi visibili a vista d’occhio l’attenzione dei residenti si è concentrata sempre di più sul “miracolo” che stava accadendo.
“Da sconosciuti -evidenzia il Vigile del Fuoco padulese- in poco tempo siamo diventati dei beniamini per la gente del posto, che ci ha fatto loro sentire in ogni momento tutto il proprio calore e la propria riconoscenza, ancora incredula per quello che stavamo realizzando”. Contrada Strada è un’area rurale di Camerino: la comunità da sempre ha utilizzato la campana contenuta nella torre campanaria della chiesa anche come segnale d’allarme per allevatori contadini in caso di maltempo, ad esempio in caso di grandinate in arrivo, invocando la protezione di San Macario.
“Restituire funzionalità alla campana -sottolinea ancora Raffaele Trezza- ha rappresentato per noi una vera e propria sfida: pur essendo riuscirti a mettere in sicurezza la torre che la ospitava, non abbiamo infatti potuto reinserirla al suo interno”. I Caschi Rossi hanno escogitato una ingegnosa ed efficace soluzione: la campana è stata recuperata e posizionata affianco alla chiesa, su un supporto collegato ad un albero adiacente.
La Squadra salernitana si è davvero superata, trovando una soluzione non solo efficace e sicura ma anche esteticamente valida, per quanto provvisoria. Insomma è stata una Pasqua di lavoro intensissimo e lontana da casa per i Vigili del Fuoco salernitani, ma il loro impegno senza sosta ha consentito la riapertura della Chiesa di San Macario nel giorno del Lunedì dell’Angelo. “La campana per l’occasione è tornata a scandire i propri rintocchi in Contrada Strada -conferma Raffaele- e la comunità si è ritrovata riunita per celebrare il lieto evento tra lacrime di gioia e commozione”. Emozioni intensissime anche per i Caschi Rossi salernitani: a loro, alle loro famiglie e ai loro defunti il parroco don Mariano ha voluto infatti dedicare la prima Santa Messa. “È davvero significativo -ha detto don Mariano- che proprio nel periodo di Pasqua, nel quale si celebra la rinascita di Gesù, questa chiesa sia stata restituita al culto di questa comunità: è un segnale di speranza del quale tutti avevamo bisogno”.
Insomma quello portato a termine dalla Squadra dei Vigili del Fuoco salernitani non è stato soltanto un intervento tecnico perfettamente riuscito: l’opera dei Caschi Rossi si è trasformata in un importante supporto psicologico nel delicato periodo Pasquale. “Quello che ci ha dato più soddisfazione -conclude Raffaele- è stato aver contribuito a restituire, giusto in tempo per la Santa Pasqua, un momento di gioia e di speranza alla comunità locale, duramente provata dal sisma. Camerino è una città fantasma, ed è quasi completamente transennata. Chiese ed abitazioni sono tutte nella zona rossa, inagibili o addirittura crollate. Quello che ci resta nel cuore, adesso che siamo tornati a casa, è l’affetto e la riconoscenza che la gente ci ha mostrato. Per questo la nostra azione continuerà, finché non avremo messo in sicurezza tutto il possibile”.