Primarie del PD, a Sala Consilina “chiamata alle armi” di Alfieri, capolista salernitano della Mozione Renzi
“È necessario recuperare l’interesse nella politica e la fiducia nel PD nei territori”. Questa la parola d’ordine degli ultimi giorni di campagna elettorale per il Partito Democratico in vista dell’appuntamento di domenica 30 aprile, quando in tutta Italia si voterà per le primarie PD e per eleggere il Segretario Nazionale.
La sfida tra l’ex premier Matteo Renzi, il ministro della giustizia Andrea Orlando e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano non dovrebbe riservare sorprese, con il segretario uscente largamente favorito. L’incognita resta quella dell’affluenza al voto e del coinvolgimento della comunità del centrosinistra, che in questa fase sembra distratta se non sfiduciata.
Sensazione confermata ieri a Sala Consilina, all’incontro che ha visto presente il capolista salernitano per la Mozione Renzi Franco Alfieri. A moderare l’appuntamento, che ha visto presenti molti sindaci e amministratori del Vallo di Diano, il coordinatore locale del PD Mimmo Cartolano.
Gli interventi del sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone, del vicepresidente della Provincia di Salerno Luca Cerretani, del consigliere provinciale Paolo Imparato, del sindaco di Casalbuono Attilio Romano (candidato nella lista della Mozione Renzi) e del presidente del Parco Tommaso Pellegrino hanno preceduto le conclusioni affidate al capolista Alfieri, che affronta l’appuntamento di domenica come una vera e propria campagna elettorale e chiama “alle armi” tutti i renziani della provincia salernitana. “Il mio impegno è proprio quello di ricucire il rapporto del Partito Democratico con i territori salernitani -ha detto il sindaco di Agropoli- nella consapevolezza che l’unico leader dotato del carisma necessario e capace di guidarci in questo momento difficile è Matteo Renzi. È evidente che quanto successo all’interno del PD negli ultimi mesi, con la relativa scissione -ha sottolineato ancora Alfieri- non è stato un bello spettacolo per gli Italiani, ma adesso che finalmente chiarezza è stata fatta possiamo e dobbiamo ripartire con Renzi. Dopo le primarie -ha concluso il sindaco di Agropoli- il Partito Democratico tornerà finalmente unito e pronto ad affrontare le sfide future”.