San Pietro al Tanagro, ancora polpette avvelenate destinate ai cani randagi: è allarme

polpette 1Raccapricciante scoperta a San Pietro al Tanagro. Ancora una volta sono state rinvenute delle polpette avvelenate destinate, quasi sicuramente, ai cani randagi della zona. Una fenomeno quello del randagismo che attanaglia diversi centri del Vallo di Diano. In particolare nei piccoli centri di San Pietro al Tanagro e di Sant’Arsenio sono diversi i casi registrati di polpette ed esche di vario tipo avvelenate e destinate ai cani randagi. Le polpette ritrovate in questi giorni contenevano diversi tipi di sostanze velenose e mortali per i cani: compresse utilizzate per patologie legate alla tossicodipendenza, veleno per lumache e  compresse anticoagulanti. L’ipotesi più accreditata è che fossero destinate ad un gruppo di cani che si aggira nella zona, in aperta campagna (poco lontano da un ex canile) da molti conosciuti come animali innocui.

Il problema c’è. Ma sicuramente le polpette avvelenate non sono la soluzione migliore. Fondamentale sul territorio anche il lavoro svolto da un gruppo di volontari che spesso prendono in cura i cani ammalati e si occupano anche della sterilizzazione, che continua ad essere la soluzione più efficace per evitare la nascita di nuovi cuccioli purtroppo destinati ad essere nuovi cani randagi. 

Intanto, il Comune di Sant’Arsenio ha avviato un procedimento per la selezione di una struttura accredita che si occupi del  servizio di ricovero, mantenimento e custodia dei cani randagi accalappiati nel territorio di Sant’Arsenio.

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