Buonabitacolo shock, ecco come è ridotta la piscina comunale: vandali fanno scempio dell’ennesimo sogno infranto
La piscina comunale di Buonabitacolo è l’ennesimo sogno infranto, violentato, degradato nel Vallo di Diano. Le impressionanti immagini di ciò che resta della struttura sportiva parlano da sole e fanno male al cuore.
L’impianto sportivo, di proprietà della comunità buonabitacolese, è chiuso da tempo. Nei mesi scorsi è stato violato da vandali senz’anima che hanno distrutto ogni cosa al suo interno, non limitandosi a rubare e bivaccare ma che hanno voluto infierire su un bene pubblico bruciando e demolendo arredi e suppellettili, impianti elettrici e qualsiasi altra cosa.
Una storia di ordinaria follia che parte però da molto lontano. L’impianto è chiuso infatti dal mese di febbraio 2014, quando divenne insanabile il contenzioso tra il comune di Buonabitacolo e la società sportiva dilettantistica Centro Nuovo Cilento che gestiva la piscina dal 2012.
La parola è passata ai giudici con il comune che ha chiesto la risoluzione del contratto di affidamento in gestione per “inadempienza”. I debiti accumulati negli anni ammonterebbero infatti a 65mila euro solo per le bollette del metano non pagate, oltre al canone annuale di circa 5mila euro dovuto dal gestore al comune relativo a tre annualità mai corrisposte.
Per i 65mila euro del gas dovuti a Salerno Energie, accumulati negli anni di apertura dell’impianto sportivo, non sarebbe mai avvenuta la voltura necessaria in fase di accordo contrattuale, e le bollette sarebbero rimaste a carico del comune. L’amministrazione Rinaldi, subentrata a maggio 2014, puntava a rilanciare la struttura attraverso un nuovo affidamento in gestione.
Ma il commissariamento del comune ha bloccato tutto, ed i nodi sono rimasti al pettine. Ora alla chiusura della piscina e al fisiologico deterioramento degli impianti determinato dalla mancanza di utilizzo, si aggiungono i danni e il degrado causato dai vandali all’interno e all’esterno della struttura.
Danni incalcolabili al momento, che rendono davvero difficile immaginare una riapertura dell’impianto. Ma la piscina non è l’unico impianto sportivo sottratto alla comunità e ridotto in condizioni di degrado.
Il campo sportivo Saverio Orlando è stato posto sotto sequestro, le porte sono saldate, il terreno di gioco ridotto in condizioni pietose. Inaccessibile a tutti, giovani e meno giovani, l’impianto è l’ennesimo servizio sportivo buonabitacolese realizzato e poi negato. Probabilmente lo sport è un lusso che alla comunità di Buonabitacolo non è concesso. Certamente fa male al cuore vedere cosa resta di soldi pubblici prima spesi e poi trasformati nelle ennesime evanescenti illusioni per i cittadini valdianesi.
Le immagini sono vecchie, la società Centro Nuoto Cilento ha denunciato l’accaduto ai carabinieri ripulito e messo in sicurezza la struttura…purtroppo però allo stesso modo le immagini parlano chiaro e l’articolo spiega che vi sono stati molti tentativi per cercare di riaprire prima della devastazione…per ultimo quello con l’ amministrazione Rinaldi con cui si era raggiunto un accordo e che avrebbe consentito una riapertura ed il pagamento di tutti i vecchi sospesi. Ora la parola andrà ai giudici che si pronunceranno in merito.