Padula, 60enne in cerca di asparagi morso da una vipera rischia di morire. Salvato dai sanitari dell’Ospedale di Polla

A causa del morso di una vipera ha rischiato di trasformarsi in tragedia una tranquilla passeggiata domenicale sulle montagne di Padula in cerca di asparagi. Se l’è vista davvero brutta un 60enne di Padula che, insieme ad una comitiva di amici, aveva deciso di unire l’utile al dilettevole, trascorrendo la domenica all’aria aperta e cercando asparagi.

Ma lo sfortunato padulese non aveva fatto i conti con l’insidiosa vipera che, involontariamente disturbata, ha reagito iniettandogli il suo pericoloso veleno in un piede.

vipera

Domenica 14 maggio la comitiva, in ordine sparso come capita quando di va ad asparagi, si trovava nei pressi di località Valle Popina, sulla montagna padulese, quando si è verificato l’incidente che poteva avere drammatiche conseguenze. Il 60enne ha sentito un forte pizzico sotto la pianta del piede, che però non ha immediatamente collegato al morso di una vipera. L’uomo ha infatti all’inizio pensato a un insetto, e non ha nemmeno visto il rettile, probabilmente immediatamente nascostosi subito dopo il morso. Non immaginando assolutamente di essere stato morso da una vipera il 60enne ha pensato di poter continuare la scampagnata domenicale, ma in breve le sue condizioni di salute sono peggiorate. In pochi minuti sono sopraggiunti i primi sintomi causati da veleno: abbassamento della pressione, una debolezza sempre maggiore, brividi, mal di testa e dolori diffusi, gonfiore del polpaccio e della gamba. Tanto da costringere l’uomo ad accasciarsi a terra. Accortisi del malore del 60enne, gli altri membri della comitiva sono immediatamente accorsi in suo aiuto, prestando i primi soccorsi, ma anche loro ignari delle cause. L’uomo è stato trasportato a casa, dove però i sintomi hanno continuato ad aggravarsi, con difficoltà crescenti nei movimenti e alterazione dello stato di coscienza. Di qui la decisione dei familiari di trasportalo presso l’Ospedale di Polla. Al momento dell’arrivo al Pronto Soccorso era quindi trascorso molto tempo dal momento del morso, e fondamentale si è rivelata l’immediata diagnosi da parte dell’infermiere di turno al Luigi Curto, che in pochi attimi ha individuato la causa del malessere nel veleno iniettato dalla vipera, individuando sotto la pianta del piede il foro del morso: i denti affilati del rettile avevano addirittura bucato la suola delle scarpe. Ha dunque avuto inizio la terapia necessaria a salvare la vita del paziente, in particolare attraverso la somministrazione dell’antidoto. A causa del tempo trascorso e del veleno ormai in circolo i sanitari hanno dovuto operare con grandissima professionalità per salvargli la vita. A rischio era anche l’arto infettato, che in caso estremo avrebbe dovuto essere amputato. Tutto però si è risolto per il meglio, con il 60enne che è stato perfettamente curato. Ricoverato nel reparto di Medicina Generale, è stato dimesso dopo una settimana.

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