A un anno dall’omicidio di Pertosa ancora nessuna novità sull’assassinio di Isabella Panzella

Un anno fa, intorno alle 5 del mattino, il corpo di Isabella Panzella fu ritrovato privo di vita lungo la strada che da Pertosa porta ad Auletta. Il corpo al centro della carreggiata, il sangue che fuoriusciva dalla nuca e scalza. Un’auto dei carabinieri, con il maresciallo della stazione di Auletta, Verrone, primo a giungere sul posto e avviare le indagini. Isabella Panzella aveva poco più di 60 anni, viveva nei pressi della chiesa centrale del paese ed era considerato un soggetto borderline. Litigiosa e maniaca della pulizia con due figli all’estero e vedova, la donna fu trovata uccisa, strozzata, priva di scarpe da un’automobilista di passaggio. Le indagini erano partite con l’ipotesi di un pirata della strada che prima aveva investito la donna e poi era scappato. Ma non si era tralasciata l’ipotesi dell’omicidio. Dopo l’autopsia, di due giorni dopo, si è scoperta la causa del decesso: strozzamento. La donna era stata strozzata, lavata e lasciata per strada. Le attenzioni degli inquirenti si erano subito proiettate sul fratellastro della vittima, suo vicino di casa. All’uomo sono state sequestrate due vetture, ma non è mai risultato formalmente indagato. Anche perché a distanza di qualche mese è morto. Le analisi sulle auto potrebbero essere la chiave di questo giallo irrisolto. Anche perché, il fratellastro, unico grande sospettato dell’omicidio, se davvero fosse stato lui, potrebbe aver agito con dei complici. Ma si tratta di un omicidio che ha il sapore di non interessare tanto. E a distanza di un anno l’interesse è scemato sempre di più.

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