Caggiano, operaio si barrica nell’acquedotto minacciando di compiere un gesto estremo. Desiste dopo diverse ore

Dopo diverse ore di protesta, l’operaio dell’impianto di sollevamento  Polla-Caggiano, che questa mattina si era barricato nella struttura minacciando di compiere un gesto estremo ha desistito nel suo intento ed è uscito dalla struttura.  A far desistere l’uomo, di origini napoletane, che chiedeva maggiore sicurezza sul suo futuro occupazionale ed in merito agli stipendi arretrati, probabilmente anche la richiesta di un incontro urgente avanzata da alcuni sindaci dei comuni che vengono serviti dell’acqua dall’impianto di Caggiano alla Prefettura di Salerno. Un incontro chiesto in particolare dai sindaci di Caggiano, Salvitelle e Polla dove in queste ore si sta vivendo una crisi idrica con la razionalizzazione della fornitura di acqua ai cittadini che ormai allo strenuo delle forze chiedono ai loro rappresentanti istituzionali soluzioni certe e repentine. L’incontro si terrà domani, in Prefettura a Salerno con i sindaci dei comuni interessati, i rappresentanti sindacali, ATO 4 e la Società Consac . Al centro dell’incontro la situazione occupazionale dei 10 operai dell’impianto di sollevamento.  Questa mattina sul posto il sindaco e vice sindaco di Caggiano, Giovanni Caggiano e Modesto Lamattina, il Tenente della Compagnia Carabinieri di Sala Consilina, Davide Acquaviva, il tenente dell’Aliquota Radiomobile, Gaetano Ragano, i Carabinieri della Stazione di Caggiano, i Vigili del fuoco del Distaccamento di Sala Consilina ed i sanitari del 118.

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