Istanza Monte Cavallo, parere negativo della Regione Campania alla V.I.A. richiesta dalla Shell

Parere negativo da parte della Regione Campania all’istanza della Shell Italia per l’avvio della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale,  relativamente al “Permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in terraferma convenzionalmente denominata ‘Monte Cavallo in Provincia Salerno, nei Comuni di Atena Lucana, Montesano sulla Marcellana, Padula, Polla, Sala Consilina, Sant’Arsenio, Sassano, Teggiano”. La Commissione regionale V.I.A. – V.A.S. – V.I. (Valutazione Impatto Ambientale, valutazione ambientale strategica e valutazione di incidenza) come si evince dal decreto dirigenziale n. 109 del 25 maggio 2017 pubblicato sul Burc Regione Campania n.45 del 5 giugno 2017.

Tra le motivazioni che hanno spinto la Regione a fornire parere negativo:

– “il proponente non motiva la scelta di non posizionare geofoni all’interno dell’area del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano – Val d’Agri – Lagonegrese, né della Riserva Naturale Regionale Foce Sele e Tanagro e quella di posizionarli all’interno del SIC Monti della Maddalena connotato da valori naturalistici tutelati ai sensi della direttiva Habitat;

il proponente non fornisce le motivazioni e le basi tecnico scientifiche per le quali ritiene necessario procedere ad approfondimenti del quadro geologico strutturale dell’area del permesso di ricerca – ai fini del quale prevede il riprocessamento di dati geofisici (linee sismiche 2D e 3D) acquisiti con metodologie di indagine ad alta risoluzione – acquisendo dati attraverso la rilevazione sismica passiva (indagine a bassissima risoluzione) e lo studio geologico di campo che dovrebbe essere stato già effettuato ai fini delle precedenti indagini ad alta risoluzione realizzate in passato nell’area;

il proponente non descrive col necessario dettaglio quali sono i dati già in suo possesso, con che metodologia sono stati ottenuti, qual è il grado di risoluzione delle indagini effettuate, con riferimento anche alle profondità raggiunte, e qual è la copertura areale data dal network sorgenti-ricevitori utilizzato;

con riferimento all’acquisto di circa 160 chilometri di linee sismiche 3D già acquisite da altri operatori il proponente non chiarisce qual è il grado di risoluzione di tali indagini, con riferimento anche alle profondità raggiunte, e qual è la copertura areale data dal network sorgenti-ricevitori utilizzato;

con riferimento alla rilevazione sismica passiva che intende effettuare il proponente non esplicita in dettaglio il grado di risoluzione di tale metodologia di indagine applicata secondo le previsioni progettuali, con riferimento anche alle profondità raggiungibili, e qual è la copertura areale”.

Leggi il Decreto Dirigenziale

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