Nei versi della poetessa valdianese Paola D’Angelo la strada del ritorno dal quotidiano “Fronte dell’Altrove”

Uno dei meriti di Paola D’Angelo è quello di riportare il tema della speranza nella quotidianità della nostra vita. E la poetessa residente a Polla ci riesce su più livelli: non solo attraverso il percorso articolato, evocativo ed affascinante delle sue liriche, ma anche attraverso la sua instancabile opera di educatrice e di docente presso il Liceo Classico Marco Tullio Cicerone di Sala Consilina, ed ancora nelle sue varie ed articolate attività sociali e culturali.

 

PAOLA D'ANGELO (1) PAOLA D'ANGELO (3)

A dimostrarlo la sala gremita della Cantina delle Arti in occasione della presentazione della sua ultima opera poetica, un appuntamento al quale la comunità valdianese non ha voluto mancare. D’altra parte il Vallo di Diano è nel cuore di Paola che nei suoi versi lo descrive come “la certezza di opposti che si attraggono per incontrarsi all’infinito, con i suoi monti famelici di cielo, aggrappati alla pianura che li trattiene”.

PAOLA D'ANGELO (2) PAOLA D'ANGELO (4)

E ancora il Tanagro appare come “carezza di ponti, trafitto di luci, di ombre madido, d’arcana forza lento”, mentre Polla diventa una “terra di confine, a lungo trascurata… sei stata più volte abbandonata -afferma Paola rivolgendosi direttamente a Polla- e non riesci a concederti più”. Sono solo alcuni spunti tratti dai versi della poetessa valdianese che, nonostante le sue tante attività, il lavoro e la famiglia, trova il modo e il tempo di interrompere il frenetico ciclo dell’esistere per interrogarsi e pensare, per riflettere e ricercare il “bello”. Come dice il titolo della sua opera Paola D’Angelo “resiste” ed invita ognuno di noi a cercare la propria strada del ritorno dal fronte dell’altrove, sul quale senza un perché ci troviamo ogni giorno a combattere.

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