Emergenza roghi: ecco come operai forestali, vigili del fuoco (troppo pochi) e sindaci cercano di combattere gli incendi nel Vallo di Diano

Nel video si sente il rumore del fuoco, si vedono alcune fiammate circondare chi fa le riprese. Non si può però, ovviamente, il grande calore contro cui devono combattere chi da oltre una settimana sta cercando di salvare le montagne del Vallo di Diano. Senza soluzione di continuità da oltre una settimana i boschi del comprensorio ardono. Sembra ci sia una tremenda staffetta, tra le montagne, una staffetta di fuoco. Da Teggiano a San Rufo fino a San Pietro al Tanagro e Corleto con un passaggio dalla zona occidentale a quella orientale, ovvero le montagne di Atena Lucana e Polla. Ardono le montagne e le forze in campo per arginarle sembrano poche. Non per gli uomini che con estrema volontà si adoperano per farlo ma per il numero esiguo. Un numero per dimostrarlo: cinque. Cinque sono i vigili del fuoco che ogni giorno lavorano per coprire tutta l’area del Distaccamento di Sala Consilina che arriva fino ad Aquara. Cinque: una squadra sola. Non sempre quando si tratta di incendi boschivi i vigili del fuoco devono intervenire ma se sono interessate abitazioni o persone. Ma resta il numero esiguo. E poi ci sono gli operai della comunità montana, squadra Anti incendi. Da giorni le squadre sono al lavoro, senza sosta e senza orari. Uno di loro è rimasto ferito. Combattono le fiamme con estrema difficoltà. Il tutto supportati dai volontari della protezione civile. Ma clima e piromani (perché l’origine dei roghi è quasi sempre dolosa) rendono il tutto complesso. E in questa situazione i sindaci vivono in prima linea per cercare di coordinare il tutto ma si trovano spesso privi di armi e supporti.