La musica come integrazione: i migranti ospiti di Iskra protagonisti al festival di Napoli con un concerto italo-africano

Migranti ospiti della cooperativa Iskra guidata dal presidente Umberto Sessa protagonisti di un importante festival musicale di Napoli. La musica come linguaggio universale di integrazione, quindi. La cooperativa Iskra è capofila in un progetto ministeriale per l’accoglienza di Msna (fami 1160- Accogliere Piccoli mondi) in partenariato con la cooperativa Sciangrila. Tra le attività che si organizzano per i migranti c’è anche quella musicale. “I ragazzi – fanno sapere dalla coop – scrivono le canzoni dove raccontano le loro storie, i loro sogni e paure”. Alcuni operatori che sono anche musicisti, hanno creato le basi musicali e, su alcuni pezzi, vengono montati dei videoclip. “Sull’onda dell’entusiasmo scaturita da queste esperienze, è nata l’idea di portare la loro musica afro-italiana un po’ in giro e farla conoscere. Poi un nostro collaboratore ha preso contatti con un organizzatore del festival di Napoli e siamo stati invitati”.

E gli ospiti delle varie strutture di Iskra si sono esibiti in diverse serate ottenendo anche grandi consensi. “Tra l’altro siamo stati gli unici a portare musica africana per un progetto nazionale. Il prossimo progetto prevede che i ragazzi si esibiscano anche al festival d’Oriente previsto per settembre”. La musica per vivere meglio insieme e infatti nelle intenzioni di Isrka c’è quella di “portare la musica dei nostri ospiti in giro, una sorta di tour itinerante per far conoscere i ragazzi e sensibilizzare chi ha una idea sbagliata di loro. Speriamo di poterci esibire tra le piazze di Battipaglia, Pontecagnano (sedi delle comunità che fanno capo ai nostri partner) e del Vallo di Diano”.

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