Così un carabiniere fuori servizio ha evitato il peggio durante l’aggressione nel bar di San Marco a Teggiano

Se non ci fosse stato un carabiniere fuori servizio e se non ci fossero stati anche gli altri clienti pronti all’azione per il barista di San Marco a Teggiano le conseguenze dell’aggressione subita da un gambiano di 21 anni potevano essere ben peggiori. Venerdì sera a San Marco di Teggiano si sono vissuti minuti di vero panico. La raccontano gli avventori del locale durante la riunione di ieri sera con il sindaco Michele Di Candia – proprio nello stesso locale – ripercorrendo i momenti dell’aggressione. Il 21enne, ai domiciliari nella struttura Caritas al fianco del locale, già dal pomeriggio aveva infastidito il gestore del bar. La sera – poco dopo le venti – ha rotto una bottiglia di vetro e con il coccio ha tentato di aggredirlo. La fortuna nella sfortuna – per il barista – è stata che all’interno del locale in quel momento c’erano dei suoi amici e un carabiniere fuori servizio, l’appuntato scelto Giuseppe D’Aguanno della Compagnia di Sala Consilina. Il militare, decenni di carriera con l’Arma, era con amici quando ha visto la scena. Il ventunenne in chiaro stato di confusione psicofisica, il coccio di bottiglia nella mano e gli occhi persi nel vuoto. Un momento estremamente pericoloso per l’incolumità sia dei clienti sia del gestore stesso. All’interno del locale c’erano anche molti anziani e all’esterno dei bambini. In pochi secondi il carabiniere e altri clienti si sono avventati sul gambiano e sono riusciti a bloccarlo non con poca fatica e ad evitare il peggio.  L’appuntato lo ha bloccato girandogli un braccio dietro la schiena e immobilizzandolo mentre il giovane furioso scalciava e buttava via sedie e altri oggetti. Minuti di vera paura finiti, per fortuna, senza gravi conseguenze fisiche per nessuno anche grazie al coraggio del militare e degli altri clienti del locale.

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